di Fabio Setta
SALERNO – Si è sbloccato con la maglia della sua nazionale, questo è vero ma Colantuono non può che essere felice per il ritorno al gol di Lamin Jallow. Sabato con il Gambia ha segnato una delle tre reti che ha permesso ai al Gambia di battere il Benin e di continuare a sperare nella qualificazione alla fase finale della Coppa d’Africa. Un gol importante, però, anche per il calciatore della Salernitana , il cui unico gol stagionali risaliva allo scorso 29 settembre quando sotto la curva sud castigò il Verona di Fabio Grosso. Poi sei giornate senza trovare la via della rete accompagnata anche da qualche prestazione non certo eccezionale per uno degli arrivi più attesi del mercato estivo della Salernitana. Prelevato dal Chievo con diritto di opzione e obbligo di riscatto in caso di promozione in Serie A , il giocatore può e deve fare sicuramente meglio. Se Djuric si prende tutte le critiche, c’è da dire che anche Jallow ha reso, numeri alla mano ha reso meno di quanto era lecito attendersi alla vigilia del campionato. Fin qui dodici presenze, con ben otto gare giocate per intero, ottavo giocatore per minuti giocati della rosa di Colantuono, un gol, appunto quello col Verona e due assist. L’anno scorso con la maglia del Cesena ha realizzato ben undici gol mentre, come evidenziato a Salerno ancora non è riuscito a incidere. Sicuramente il fatto di non aver svolto il ritiro a causa dei problemi burocratici che gli hanno impedito di tornare in Italia in tempo utile hanno inciso non poco sul rendimento del calciatore gambiano. Ora però Jallow deve fare un salto di qualità e trascinare la Salernitana. D’altronde degli attaccanti finora solo Bocalon ha offerto un contributo importante con i suoi cinque gol, quasi a sorpresa considerato che il veneziano era segnalato in lista di sbarco durante il mercato estivo. Irnonia del calcio ma per continuare e migliorare la classifica la Salernitana ha bisogno anche del contirbuto di quei calciatori arrivati in granata per fare la differenza e che finora non l’hanno fatta. Anche perché il mercato è vicino e le sorprese sono dietro l’angolo.