«Le donne di Forza Italia fanno bene ad arrabbiarsi, ma dovrebbero farlo con la dirigenza del loro stesso partito. Precisiamo ancora una volta che sbagliato è l’uso strumentale di un termine senza entrare nell’argomento politico e che nulla c’entra la mancata candidatura di Alessandra Caldoro». La replica è di Angela Marino, coordinatrice provinciale Salerno Italia Unica.
«Gravissima – dice Angela Marino – è la strumentalizzazione che le rappresentanti di Forza Italia fanno delle vittime della violenza e non merita replica. L’argomento politico sollevato e al quale i quadri dirigenziali di Forza Italia continuano a non rispondere è una questione napoletana e quindi non si comprende il sostegno dato dal non più civico candidato sindaco a Salerno Roberto Celano. L’argomento politico è sull’utilizzo della doppia preferenza di genere a sostegno quasi esclusivo della capolista di Forza Italia al comune di Napoli on. Mara Carfagna: se tutti i candidati uomini indicano l’on. Carfagna come seconda preferenza di genere, le altre donne in lista non avranno alcuna possibilità di essere elette. Viene meno il principio della legge 215/12 di cui l’on. Carfagna è firmataria. Chiediamo ancora: è una legge “ad personam”? Di questo le donne di Forza Italia dovrebbero arrabbiarsi, dei fatti e non delle parole. Aspettiamo i fatti e che le leggi vengano rispettate anche nei loro principi».