di Erika Noschese
Fine anno amaro per i lavoratori della Italcementi, lo stabilimento di via Cupa Siglia, a Fuorni. L’azienda Heidelberg, infatti, lo scorso 23 ottobre ha avviato le procedure di licenziamento collettivo. Così, i 18 lavoratori, ad oggi in cassa integrazione, dal 31 dicembre resteranno senza lavoro nonostante, nel 2018 – in ambito nazionale – Italcementi ha chiuso il bilancio in positivo con un fatturato pari a 4 8 3 . 1 4 3 . 0 0 0 euro. Da qui l’appello che i lavoratori salernitani hanno lanciato a parlamentari e istituzioni affinché adottino politiche d’investimenti volti alla salvaguardia dell’occupazione. «In tutta Italia siamo rimasti soltanto 19 lavoratori che Italcementi non ha alcuna intenzione di ricollocare nelle prossimità della Campania, avendo due opifici», ha dichiarato Raffaele Della Monica, responsabile Rsu Italcementi. L’azienda Heidelberg Italcementi, di fatti, «sta tentando, come fanno attualmente tutte queste multinazionali, di trasferirci al nord e per noi è un’enorme difficoltà, dovuta anche alla nostra età – ha dichiarato ancora Della Monica – Non abbiamo più la condizione fisica e psichica per affrontare questo». Attualmente, dunque, a Salerno sono 19 le unità lavorative che hanno ricevuto la lettera di licenziamento che dovrebbe scattare il 1 gennaio 2020 perché al 31 dicembre scadrà la cassa integrazione. Da qui, poi, l’appello alla politica locale: «Anche se ormai ci siamo rassegnati all’inadempienza e inattitudine morale di alcuni nostri politici, speriamo che qualcuno ci ascolti», ha dichiarato il responsabile Rsu. I lavoratori, di fatti, ieri mattina hanno protestato in piazza Amendola, dinanzi al palazzo della Prefettura affinché anche il prefetto Russo intervenga nel merito della questione.