Fino a nemmeno troppo tempo fa, fare trading significava innanzitutto frequentare le Borse, templi fisici della finanza, disseminati ai quattro angoli del globo. Ovviamente esistevano diverse possibilità per rimanere aggiornati su andamenti e quotazioni dei mercati di tutto il mondo, così come era possibile fare operazioni al di là delle limitazioni geografiche, ma, di fatto, le limitazioni tecniche rendevano le negoziazioni una professione decisamente elitaria.
Oggi invece le cose sono cambiate in maniera radicale: la diffusione a prezzi contenuti di connessioni a internet e di device sempre più performanti, ha infatti permesso a milioni di appassionati di iniziare a dedicarsi al mondo del trading online.
Oggi per iniziare ad investire è sufficiente avere uno smartphone, magari utilizzando una delle tante applicazioni create ad hoc dai diversi broker di tutto il mondo.
In questo momento storico paradossalmente, la difficoltà principale che si trova davanti un aspirante trader consiste proprio nello scegliere quali siano i migliori partner con cui investire, considerata la vastità dell’offerta a disposizione.
Per avere indicazioni e consigli chiari, è possibile consultare la lista delle migliori trading app secondo Finaria, portale specializzato che aiuta a capire quale sia la piattaforma più idonea alle proprie strategie di investimento.
Cosa sono le trading app
Prima di entrare nel merito delle migliori trading app attualmente in circolazione è sicuramente utile spiegare cosa si intenda quando si parla di applicazioni per il trading.
Per farlo è necessario partire innanzitutto dal concetto di “broker”, che si è decisamente evoluto col passare degli anni. In passato infatti i broker erano innanzitutto persone in carne ed ossa: professionisti della finanza che frequentavano le Borse, raccoglievano informazioni sul maggior numero possibile di strumenti finanziari e che poi contattavano il proprio parco clienti per proporgli investimenti selezionati.
Oggi invece i broker sono innanzitutto siti e/o piattaforme online, anche se in effetti il ruolo che svolgono è sempre e comunque quello di un intermediario. Un utente infatti deve necessariamente iscriversi a un broker per potere accedere ad un numero selezionato di mercati, di asset e di strumenti finanziari.
Le trading app, su cui negli ultimi mesi si sono accessi i riflettori mediatici in seguito alla vicenda GameStop, sono semplicemente delle applicazioni realizzate dai broker ottimizzate per un utilizzo da smartphone: il loro parco servizi dunque è lo stesso del broker originale, solo che tutto è pensato per funzionare in maniera più semplice e veloce tramite mobile.
Quali sono le migliori trading app?
Arrivati a questo punto non resta che capire quali siano effettivamente le migliori trading app attualmente in circolazione, ma è bene chiarire sin da subito come non esistano risposte universali o univoche in tal senso.
Tutto sta infatti nell’individuare un’app che sia adatta alle proprie esigenze, o meglio al proprio profilo di investitore. Ogni trader, infatti, ha il suo specifico budget, così come ha il suo livello di esperienza nel campo; e, ancora, ogni trader ha i propri obiettivi e magari una determinata finestra temporale entro cui vuole provare a raggiungerli.
Viene da sé che diversi trader potrebbero preferire broker e trading app differenti. Ad esempio, un trader alle prime armi potrebbe prediligere un broker che gli permetta di fare pratica attraverso la modalità “Conto Demo”, o magari un broker come eToro, che punta forte sulle strategie automatizzate. Allo stesso modo un trader con più esperienza potrebbe optare per una realtà come Plus500, che mette a disposizione tantissimi mercati senza chiedere commissioni di alcun genere.
Si consideri poi che alcuni investitori scelgono delle trading app specializzate in mercati o addirittura in strumenti finanziari specifici: è il caso, ad esempio, di ForexTB, un broker operante nel settore del mercato delle valute e che però, allo stesso tempo, punta e investe quotidianamente sulla formazione gratuita.