di Pina Ferro
Gli ingegneri guardano al futuro e pensano ad un Ordine aperto realmente a titti gli iscritti. Lo scorso 22 marzo a Sarno si è tenuto un incontro, voluto da un nutrito gruppo di professionisti, a cui hanno partecipato i rappresentanti del consiglio dimissionari: Trotta, Masturzo, Acone, Fortunato, Vaio, De Martino e Masturzo (assente il consigliere Bonadies). L’incontro era stato organizzato per conoscere motivi delle dimissioni che hanno portato alla sfiducia del presidente Brigante dei consiglieri. Il gruppo di sette consiglieri ha illustrato, documenti alla mano, il perchè sono giunti ad una decisione sofferta ma inevitabile. Nell’occasione è stato anche chiarito che alla base della loro decisione non vi era alcuno screzio personale nè accordi pre elettorali non mantenuti ma solo una non condivisione della gestione dell’ordine da parte di Brigante. Gestione che a loro dire era sempre più individualistica e per nulla democratica, anzi volta ad isolare coloro i quali non avevano le sue stesse idee. Ora la pagina dolorosa sembra essere chiusa. Gli otto consiglieri vogliono guardare al futuro ripartendo da zero senza dimenticare gli errori del passato. Desiderano lavorare per avere un Ordine professionale finalmente aperto agli iscritti e realmente democratico. Ovviamente nel progettare le azioni da mettere in campo nelle prossime settimane, gli otto dimissionari restano comunque a disposizione per qualsiasi chiarimento. L’intento è quello di dar vita ad una squadra che riporti linfa e vitalità all’Ordine. Si punta ad un ordine che riesca ad essere presente sul territorio così come lo era durante l’era Zambrano e soprattutto un Ordine dove i giovani devono avere un loro ruolo. L’intento del gruppo degli otto consiglieri dimissionari è quello di costruire un programma, in vista delle consultazioni, dove tutti ptranno esprimere la propria opinione e dare il contributo personale.