di Monica De Santis
E’ ancora ricoverato nel reparto di medicina d’urgenza, Alfonso Falcone, il 60enne operaio di Salerno Sistemi che mercoledì nel primo pomeriggio è rimasta ferito a causa di un’esplosione di conduttura del gas in viale Delle Ginestre, dove l’azienda salernitana stava effettuando dei lavori sulla rete idrica.All’origine dell’incidente, un errore, infatti l’uomo, originario di Nocera Inferiore, mentre stava effettuando uno scavo sulla strada su citata, ha erroneamente toccato con il flex un cavo del gas, provocando l’esplosione. Falcone, spiegano i medici del Ruggi, ha riportao ferite di primo e secondo grado al volto e alle mani. Le sue condizioni se pur gravi non destano preoccupazioni per la sua vita e non necessitano, almeno per ora, come invece era stato ipotizzato ieri, il trasferimento al reparto di chirurgia plastica del Cardarelli di Napoli.Intanto il giorno dopo l’incidente, fanno sentire la loro voce i sindacati che parlano di… “Ennesimo, grave infortunio sul lavoro a Salerno. Auspichiamo intanto che il lavoratore interessato possa presto uscire dalla prognosi riservata”. Così Gerardo Ceres, segretario generale Cisl Salerno. “Nel caso in particolare, dalla dinamica dell’incidente, emerge il limite dei piani di sicurezza, specie nei cantieri mobili, dove nessuna lavorazione è iguale alle altre. Poi c’è il problema dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza. Su questo argomento spesso le aziende affermano che sono i lavoratori a non volersi proteggere, ma alle aziende spetta anche il potere di sanzionare i comportamenti di mancata prevenzione per sé e per gli altri”. Per Ceres a tenere banco, in generale, è “il tema della formazione antinfortunistica e quello dell’attività di prevenzione degli organi di vigilanza, dove da tempo denunciamo la carenza di organico. Quello attualmente disponibile è per lo più impegnato a fare le indagine, per la Procura della Repubblica, per gli incedenti già avvenuti, non avendo più disponibilità di tempo per l’attività di controllo e vigilanza preventiva. Se non si affrontano questi limiti strutturali – conclude – resteremo di volta in volta costretti a commentare gli accadimenti che feriscono o uccidono i lavoratori, senza incidere nella necessaria inversione di tendenza” Attacca il Prefetto, invece, Gigi Vicinanza (Cisal metalmeccanici nazionale) che in una nota scrive… “Le riunioni in prefettura e le belle parole confermano quello che dico da mesi: quello degli incidenti sul lavoro resta un fenomeno inarrestabile senza i controlli. Devo dedurre, a questo punto, che la sicurezza è solo un argomento da salotto per il prefetto. In prefettura aspettano l’ennesimo morto di questo 2021 per convocare un’altra riunione inutile. Sono stanco di questo immobilismo da parte di chi dovrebbe controllare che le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e, invece, pensa a fare altro. Salerno e la sua provincia dimostrano, ancora una volta, che non sono all’avanguardia in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Dal porto alla singola società è tutto un rischio continuo per le maestranze. Non servono più le inutili tavole rotonde. Il prefetto esca dallo sfarzoso Palazzo di Governo di piazza Amendola e tocchi con mano la realtà”.