di Oreste Vassalluzzo BATTIPAGLIA. L’ex sindaco Giovanni Santomauro ha già pronto il ricorso contro il decreto di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Attraverso i suoi legali, gli avvocati Cecchino Cacciatore e Andrea Di Lieto, ha già chiesto di avere copia del decreto di scioglimento e della relazione dei commissari della commissione d’accesso senza gli “omissis” in essa contenuti. Successivamente proporrà ricorso al Tar del Lazio contro questa decisione che appare “incomprensibile” agli occhi dell’ex primo cittadino, e per ridare alla città di Battipaglia la dignità perduta dopo la nomina della triade commissariale e il blocco, per 18 mesi prorogabili a 24, delle elezioni comunali. L’altra motivazione è quella di dimostrare con i fatti che l’attività amministrativa portata avanti dalla sua giunta è stata del tutto legittima come i quarant’anni di professione da segretario comunale che ha portato avanti Giovanni Santomauro. L’iniziativa fa il paio con la decisione del movimento civico Etica per il Buon Governo di proporre ricorso al Tar. Decisione assunta qualche giorno fa nel corso di una riunione del partito. Anche il Pd è pronto, dopo le elezioni Europee, a proporre ricorso contro la decisione del Ministero dell’Interno. La decisione sarà assunta, probabilmente, già nel corso della prossima settimana. Il tutto al netto del rinvio a giudizio deciso dal Gup del Tribunale di Salerno Emiliana Ascoli che ha rinviato a giudizio l’ex primo cittadino di Battipaglia per i reati di abuso d’ufficio, concussione e concussione sessuale. Con lui a giudizio anche gli altri 13 indagati nell’inchiesta della Dda di Salerno. «Rispetto ma non condivido la decisione del Gup – ha affermato l’ex sindaco Giovanni Santomauro -. Aveva elementi in possesso per disporre il mio proscioglimento. Ribadisco però la mia fiducia nella magistratura e sono sereno che il giudizio nel dibattimento sarà positivo. Il mio rammarico forte è per quello che sta vivendo la città. Farò di tutto per restituire a Battipaglia e i suoi cittadini la dignità che meritano». Ieri è stato notificato il decreto di rinvio a giudizio emesso dal Gup Emiliana Ascoli a carico degli imputati. La prima udienza del processo è stata fissata per il 27 ottobre prossimo. Leggendo il dispositivo, per quello che riguarda le accuse mosse dalla procura all’ex sindaco ed in particolare per il reato di concussione sessuale nei confronto di due donne (una italiana e una brasiliana), si può notare come lo stesso Gup considera «le conversazioni ambientali captate espressione, prima facie, di una relazione/comunicazione “alla pari” che mal si concilierebbe con quanto dichiarato dalle due donne». Ma anche alla luce di questa circostanza il Gup ha disposto comunque il dibattimento anche per questo capo d’imputazione. Stesso dicasi per il caso di concussione, per aver sollecitato l’assunzione di un operaio, all’imprenditore Nicola Madonna.
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