di Fabio Setta
L’esclusione della Nocerina dal campionato rischia seriamente di falsare il torneo di Lega Pro. Alcune formazioni sono state sicuramente penalizzate dalla vicenda che ha colpito la compagine rossonera. Tra queste L’Aquila sconfitta al San Francesco in una delle ultime gare giocate dalla squadra di Gaetano Fontana. Altre invece hanno avuto già i tre comodi punti a tavolino, riuscendo a trovare, inoltre, tra le pieghe del regolamento, anche il modo di far scontare il turno di squalifica ai propri diffidati in occasione del match, previsto ormai solo dal calendario, contro la Nocerina. La Salernitana, attrice non protagonista nel derby farsa, dopo i tre punti a tavolino dell’andata a breve avrà anche i tre punti del derby del ritorno. Un indubbio vantaggio. Sullo sfondo c’è però un’altra situazione legata alla Nocerina che potrebbe turbare la corsa play off della squadra risollevata dal duo Fabiani-Gregucci. Infatti, sono attesi entro la fine della stagione i deferimenti da parte della procura federale per la cosiddetta “inchiesta Nuceria”. Si tratta della vasta indagine conclusa dal tribunale di Nocera Inferiore che ha portato al sequestro dei beni dell’ex presidente della Nocerina, Citarella, attualmente ai domiciliari. Nel vasto giro di affari scoperto dagli inquirenti, un capitolo importante è rappresentato dai pagamenti in nero ai calciatori della Nocerina nel periodo 2009/2012, tramite due società la Trading Company srl e poi la PM.CO srl. Tra i giocatori, come risulta dall’ordinanza, ad aver beneficiato di questi pagamenti ci sono anche il portiere Gori e il difensore Scalise, attualmente in forza alla Salernitana. I due calciatori, come gran parte dei compagni di quelle stagioni, da Castaldo, ora all’Avellino, a Negro, in forza al Benevento, avevano firmato contratti con la PM.CO srl (Gori per 48 euro, Scalise per 9mila euro) per la cessione, secondo quanto ricostruito dai legali di Citarella, per la cessione dei diritti d’immagine. Un tentativo di difesa subito destrutturato con accurate indagini da parte della Guardia di finanza. Alla chiusura dell’inchiesta giudiziaria è partita l’indagine sportiva. Il procuratore Palazzi ha subito fatto richiesta di accesso agli atti. Ricevute da poco le carte, è pronto a richiedere nuovi deferimenti. La Nocerina rischia un’ulteriore responsabilità diretta, mentre i calciatori potrebbero rischiare uno stop dai tre ai nove mesi. C’è l’incertezza relativa ai tempi, anche se Palazzi vorrebbe chiudere l’indagine entro la fine della stagione. Anche perché la Nocerina tra qualche mese potrebbe essere dichiarata fallita, o addirittura messa in liquidazione. C’è pertanto il rischio per la Salernitana, se Palazzi davvero riuscisse ad accelerare, di poter perdere sia Gori che Scalise, nella fase decisiva del campionato. E’ una situazione questa tutta da verificare. L’anno scorso per una vicenda simile Corapi, in forza al Catanzaro, fu fermato dalla disciplinare per tre mesi per poi vedersi riabilitato dalla corte di giustizia federale e punti solo con un’ammenda saltando però tre partite. Incongruenze tipiche della giustizia sportiva italiana. Ma se succedesse a ridosso dei play off sarebbe sicuramente un grave danno per la Salernitana che rischierebbe di perdere, nella migliore delle ipotesi anche solo per una partita, due dei trascinatori di questa rimonta targata Fabiani e Gregucci.