Incendio ecoballe, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico - Le Cronache Attualità
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Incendio ecoballe, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico

Incendio ecoballe, sbagliare è umano ma perseverare è diabolico

Amministrare una collettività non è facile, e le decisioni prese non sempre riscuotono lo stesso consenso tra i cittadini. Alcune scelte possono essere giustificate da una diversa visione politica. Ad esempio, la vendita di uno spazio pubblico a un privato può essere comprensibile finché non compromette la salute pubblica. Allo stesso modo, finanziare un evento organizzato da amici che condividono la stessa visione politica può essere accettabile. Anche la promozione di vigili a autisti personali può essere giustificata in certi contesti. Tuttavia, è inaccettabile dimenticare un pezzo di garza durante un intervento al cuore, causando la morte di un paziente, come è avvenuto con il medico braccio destro del presidente della regione e presidente dell’Agenas (Agenzia Nazionale per la Sanità). Quando le scelte amministrative pregiudicano la salute pubblica, si tratta di un modo di governare altamente irresponsabile. Recentemente, sono andati in fiamme rifiuti provenienti dalla Tunisia. È doveroso ricordare le rassicurazioni fornite dal presidente della Regione Campania nelle famose dirette del venerdì, monologhi finanziati con soldi pubblici, sulla scelta di stoccare i rifiuti tunisini a Persano (15/02/2022 – Comunicato n. 17 – Giunta regionale, provvedimenti). Ora, non possiamo che parlare di disastro ambientale. Questi rifiuti di dubbia provenienza, bruciati, avranno sicuramente un impatto sulla salute dei cittadini, aumentando l’incidenza di malattie tumorali. Purtroppo, negli ultimi dieci anni, la Campania è stata amministrata in modo irresponsabile. Si sono preferite sagre ed eventi mediatici ai pronto soccorso e agli ospedali. Di conseguenza, la Campania detiene il triste primato per il maggior numero di morti per tumore rispetto alle altre regioni. Le strutture ospedaliere sono state gravemente penalizzate e sottofinanziate. Oggi, curarsi in Campania è un lusso riservato a pochi facoltosi. Aspettiamo ora il venerdì per le ultime critiche e offese istituzionali, quando con molta superficialità la colpa verrà data al malcapitato di turno. Per il presidente della Regione, l’unico problema sembra essere la sua poltrona, non certo l’assunzione di responsabilità sui disastri nella sanità pubblica e sull’ultimo disastro ambientale di Persano. Chi pagherà realmente per questi disastri? La gestione della regione Campania negli ultimi anni ha dimostrato una grave mancanza di responsabilità e attenzione verso la salute e il benessere dei cittadini. Le scelte fatte, spesso orientate più verso il tornaconto personale o politico che verso il bene comune, hanno portato a situazioni di emergenza ambientale e sanitaria. È tempo che i cittadini chiedano conto di queste scelte e pretendano una gestione più responsabile e attenta ai veri bisogni della collettività. È comprensibile che chi ha partecipato a un evento cofinanziato dalla regione possa sentirsi indignato sapendo che in famiglia ci sono persone che non possono ricevere cure gratuite nella nostra regione. È difficile chiedere a un giovane di restare in Campania quando per affermarsi lavorativamente dovrà affrontare molte difficoltà, essere sottopagato e poi, se avrà bisogno di cure mediche, dovrà spostarsi in altre regioni. È ora di porre fine a queste barzellette che stanno pregiudicando l’immagine dei nostri territori. La Campania è ormai oggetto di derisione in tutti i programmi di comicità.

Salvatore De Lucia coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno con delega agli enti partecipati e bilanci