di Olga Chieffi
Miguel Cervantes nel Don Chisciotte affermava: ‘Donde hay música, no puede haber cosa mala’: ‘Dove c’è musica, non può esserci nulla di cattivo’. Molti testi e composizioni, attraverso la forza della musica, stimolano la coscienza personale di ognuno e creano anche una fraternità universale. Questa sera alle ore 19, infatti, gli ospiti del contenitore musicale di Le Cronache, “In prima fila con…”, in diretta sui canali social di questo quotidiano, saranno due poliziotti musicisti “I segni distintivi”, un duo pop composto dal bassista Fabio Sgrò e dal chitarrista e cantante Angelo Forni, amici accomunati da due grandi passioni, la loro professione e la musica, due poliziotti che lavoravano insieme a Milano Ovest presso la Polizia Stradale, dove hanno dato vita al loro progetto artistico. Nel 2019 dopo una lunga pausa dovuta a vicissitudini lavorative e personali, riprendono il loro progetto, entrano in uno studio di registrazione e danno finalmente alla luce il loro primo lavoro discografico, ed è nato quel brano che hanno portato il duo all’ onore delle cronache musicali e non solo, “La pagella”. Un brano che vuole essere un inno alla speranza e al coraggio di molti migranti che lasciano la loro terra per arrivare in paesi stranieri e lontani con in tasca semplicemente un sogno, quello di una vita migliore. Lo stesso sogno che forse aveva il ragazzo rubato dal mare, che ha scelto di lasciare la sua terra, portandosi via solo la sua pagella scolastica, forse per dimostrare le sue intenzioni, i suoi desideri, quelli di poter continuare a studiare, imparare e crescere in un paese migliore, il suo valore, i suoi bei voti. La Pagella parte dell’album “Verso un porto migliore”, registrato al Recoa Studio con musicisti di scuola salernitana, Pasquale Faggiano (arrangiamenti e sound engineer), Carlo Fimiani (chitarre elettriche ed acustiche), Davide Cantarella (percussioni), Jerry Popolo (sax) e Ivana Giugliano (cori). E ancora il singolo “Sogni ed incubi”, pubblicato nella scorsa primavera, in un concatenarsi di visioni oniriche che rimettono in scena momenti della sua esistenza uno dopo l’altro; se è luogo comune sostenere che in simili momenti la vita scorra davanti agli occhi come un film, è anche vero che le leggi dei sogni non sono le stesse che governano il mondo reale, e la vita a cui i due poliziotti dei Segni Distintivi assistono non è proprio la stessa da loro vissuta fino ad oggi nella realtà. Una visione dopo l’altra, un ricordo dopo l’altro, il confine tra il ricordo e il sogno, tra ciò che è vero e ciò che è immaginato, si fa sempre più labile. Ma come distinguere, nel sogno, la memoria dall’immaginazione? Dove sta il confine tra realtà e finzione?. Le immagini surreali di un’Italia ferma, immobile, ferita, dove il “tempo ha rallentato il tempo aumentando le distanze e le domande”. Il racconto di questo infinito periodo storico, questa guerra invisibile, che tutti stiamo vivendo. Un inno alla speranza che non deve morire, alla voglia di farcela e di riuscire a tornare “liberi di cantarci in faccia sogni e incubi, su una spiaggia, uniti in piazza, senza eserciti e barriere”. L’ultima opera in ordine cronologico è stata il singolo per queste pseudo vacanze natalizie “Era la Notte di Natale”, una melodia semplice, un vero e proprio racconto autobiografico, narrato anche per immagini, evocante i due musicisti bambini, in un nostalgico flashback, accanto al fuoco, ricordando quella “piacevole impazienza che avevo, quando, poi, terminava la cena e allora di corsa a casa, anche se il sonno non c’era….”. Una canzone che è divenuta la colonna sonora del concorso letterario nazionale “E adesso raccontami Natale” promossa dall’ Associazione “Costadamalfiper….” di Alfonso Bottone, che vedrà la partecipazione del duo al gran galà delle premiazioni.