di Monica De Santis
Anche Salerno celebra Dante Alighieri. Ieri mattina, sul Lungomare cittadino, nella piazza a lui dedicata lo scorso anno si è tenuta una manifestazione organizzata dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Salerno, sotto la guida di Gaetana Falcone con la collaborazione dell’Associazione Dante Alighieri. Presenti tra gli altri in piazza gli alunni delle scuole Barra e Galilei-Di Palo, il sindaco Vincenzo Napoli, gli onorevoli Piero De Luca ed Eva Avossa, e la consigliera comunale Antonia Willburger.
“Dante è un esempio di sapere, di poesia, di filosofia messi a disposizione del genere umano con le sue straordinarie opere. Ed oggi ancor di più mostra la sua contemporaneità: il suo grido contro i conflitti del suo tempo è un grido contro le guerre di ogni epoca. Un motivo in più per tenere viva la memoria di quello che è a tutti gli effetti un patrimonio del mondo intero. Abbiamo voluto celebrare Dante – ha detto il sindaco Vincenzo Napoli – nella piazza che come Amministrazione comunale gli abbiamo voluto intitolare. E’ stato un atto doveroso per il Sommo Poeta, figura incredibile della letteratura mondiale”. “Si celebra una giornata importante. Si tratta di una iniziativa voluta dal ministro Dario Franceschini che ringraziamo. Dante è stato un poeta, padre della lingua italiana, padre idealmente dell’Italia. E’ stato un poeta, un uomo di letteratura che ha raccontato anche il dramma della guerra e l’esigenza della pace. Il suo messaggio è di una straordinarietà attualita’ in questo drammatico momento che stiamo vivendo a livello internazionale nel quale noi continuiamo a ribadire un concetto molto semplice: la guerra è uno strumento di morte e orrore, non è uno strumento per la soluzione e la composizione delle controversie e delle problematiche internazionali”. A dirlo, l’on. Piero De Luca, vicecapogruppo del PD alla Camera, in occasione del Dantedì di Salerno. “Ricordando oggi Dante, – ha ribadito ancora Piero De Luca – ricordiamo il suo appello – che condividiamo- alla pace, un invito al cessare il fuoco immediato a livello internazionale, un invito affinche’ l’Europa sia protagonista di una soluzione diplomatica che possa portare ad una composizione nuova, di un nuovo equilibrio per evitare di dare ulteriore ossigeno ad una guerra drammatica che sta producendo, peraltro, milioni di profughi. Dante era un esule e anche questo è un messaggio che vale la pena ricordare oggi. Un messaggio di solidarietà, vicinanza al popolo ucraino e a quanti di loro sono in cammino in tutta Europa per sfuggire dall’orrore e dalla violenza della guerra. Noi dobbiamo, assicurare, come l’Italia ha sempre fatto, solidarieta’ e vicinanza”.