Ilardi: Non un boom di prenotazioni, ripresa lenta - Le Cronache Salerno
Campania Salerno

Ilardi: Non un boom di prenotazioni, ripresa lenta

Ilardi: Non un boom di prenotazioni, ripresa lenta

di Erika Noschese

 

 

Non un boom di prenotazioni ma flussi consistenti e per queste motivazioni bisognerà attendere la fine della stagione per tirare le somme: così Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi Salerno, operatore turistico e titolare dell’hotel Polo Nautico in merito all’andamento di queste settimane estive. Ilardi, tra le altre cose, è stato Vice-Presidente del Consorzio Aeroporto e oggi è anche grazie al suo impegno che lo scalo può finalmente vedere la luce ma, dice, occorre una promozione turistica seria e concreta.

Ilardi, tutto pronto per l’apertura dell’aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi. Un’occasione importante per il territorio…

«Non c’è dubbio che lo sia. E’ una iniziativa in cui, tra l’altro, ho anche personalmente profuso grande impegno da Vice-Presidente del Consorzio Aeroporto prima e, successivamente, da Presidente della società di gestione dello scalo, attivando, peraltro, proprio durante il mio mandato le progettazioni e gli atti urbanistici ed ambientali che oggi consentono l’apertura di uno scalo completamente riammodernato e potenziato. Sono stati anni di grande passione civile, densi di aneddoti, anche riservati, che prima o poi affiderò alle pagine di qualche scritto. Per il territorio, l’Aeroporto rappresenta una opportunità doppia: in primo luogo di crescita economica ed, in secondo luogo, di crescita culturale dei residenti grazie alle oggettive facilitazioni agli spostamenti che determinerà».

In termini di turismo secondo lei cosa significa l’apertura dell’aeroporto?

«Per il turismo potrà significare un punto di svolta se l’iniziativa sarà accompagnata da una promozione complessiva della provincia di Salerno ed, in particolare, di quelle aree che hanno una stagione corta e flussi poco internazionali, come il Cilento costiero e le aree interne. Diversamente, assisteremo comunque ad una crescita dello scalo e dei flussi turistici legata al fisiologico incremento del traffico aereo, che rappresenta un fenomeno mondiale dovuto all’ampliamento del benessere globale. Senza un piano di marketing la crescita sarà, però, più lenta e meno produttiva di cambiamenti radicali. Abbiamo, da tempo e più volte, invitato la Camera di Commercio e il Consorzio Aeroporto ad attivare una attività strutturata in questa direzione, offrendo leale collaborazione. Mi auguro che “battano un colpo”».

Cosa manca oggi, secondo lei, al capoluogo per essere davvero attrattivo in termini di turismo?

«Il comune capoluogo è tra i pochi Enti che ha attivato politiche attive di promozione turistica sotto la spinta dell’Assessore Ferrara. Le azioni messe in campo, anche con la partecipazione di Federalberghi, stanno conseguendo risultati in termini di crescita dei visitatori. Perché questi risultati non siano dispersi occorre, però, che la città sia più accogliente. I trasporti pubblici, ad esempio, andrebbero potenziati. Più volte, senza che neanche si aprisse il confronto, abbiamo invocato l’attivazione di una linea circolare Baia-Novotel. Registriamo poi criticità in termini di sicurezza. La presenza di una diffusa microcriminalità è, infatti, avvertita tra i turisti. Ed infine, complessivamente la città dovrebbe cambiare abitudini: non è più possibile che i negozi delle zone più attrattive siano chiusi di domenica né è tollerabile che la domenica si interdica costantemente la circolazione causando disagi a chi pernotta a Salerno. Situazioni del genere non capitano ormai in nessuna città europea. A Milano sui Navigli, ad esempio, sono aperte il sabato sera perfino le librerie e tanti negozi assicurano orari continuati e aperture domenicali».

Qual è il trend per quest’estate? Si può parlare di boom di prenotazioni?

«La Primavera è andata molto bene per le strutture che hanno una operatività annuale. Nelle scorse settimane abbiamo registrato, un po’ ovunque in provincia, un calo della domanda mentre, proprio in queste ore, verifichiamo una ripresa di interesse per le prenotazioni. Non possiamo, quindi, parlare di boom ma di flussi consistenti ed attendere la fine della stagione per tirare le somme».

Quali sono le previsioni per i mesi di luglio e agosto?

«Le previsioni sono improntate ad un cauto ottimismo. I flussi internazionali sono stati consistenti e proseguono anche in questi mesi che non sono, solitamente, quelli preferiti dai visitatori esteri. Minore fiducia nutro, invece, negli arrivi nazionali, attratti da mete estere più economiche. Purtroppo, la politica monetaria della Bce è stata invertita troppo tardi e in maniera assai timida. Ed ha ormai indotto in Italia per il 2024 il fenomeno di stagnazione dei consumi che avremmo voluto evitare».

Turismo significa inevitabilmente servizi e su questo c’è ancora tanto da fare…

«C’è da cambiare mentalità. Fare turismo significa potenziare tutti i servizi con ricadute positive anche sui residenti. Mi auguro, però, che si abbia realmente la voglia di farlo. I dibattiti estivi, ad esempio, sulla qualità delle acque di balneazione, sul decoro urbano, sui trasporti sono utili solo se generano tavoli operativi per risolvere alla radice i problemi. Su questo mi lasci esprimere un ragionevole disincanto che mi auguro possa essere smentito da qualche positiva iniziativa istituzionale».