Lilla Bottiglieri *
Il vivere oggi di una donna.
Come donna che vivo in uno stato di democrazia fondata sulla loro, il mio motto è stato e sempre sarà…La Libertà è un modo di essere uno stile di vita. Democrazia è un parolone di cui pi riempiamo la bocca. Ma ne sappiamo il vero significato. Per chi lo vuole ignorare Democrazia dal greco Demos popolo Kratos potere, cioè Sovranità esercitata direttamente dal popolo Giusto per conoscenza la prima forma di democrazia si ebbe nel secolo a Ch’io in Grecia… detto ciò mi chiedo ma se un popolo, come noi italiani, nella costituzione è dichiarato libero, è libera anche la donna. Oppure alcuni uomini, come oggi avviene, fanno un peso e due misure. Detto ciò entro nel crudo dell’argomento, argomento che non avrei mai voluto affrontare. purtroppo gli eventi e la società corrotta mi impongono di dare un grido di allarme, femminicidio parola usata per la prima volta da Marcela Lagarde Femminicidio…l’uomo che sopprime la vita alla donna…donna che dà la vita che orrore. Ma quale potrebbero essere le cause che portano a questo orrore perpetrato sistematicamente ogni giorno basso livello di istruzione. Aver subito violenze da bambino. Aver assistito a scene di violenza in famiglia Abuso di alcool, Avere turbe psichiatriche. Disparità di genere, accettare la violenza come un fatto culturale. Istigazione sui social, oppure perché in una società che corre abbiamo perso il contatto con la nostra anima e allontanandoci dal sacro e dall’ invisibile non riconosciamo i gesti ripetitivi negativi nei quali ci troviamo invischiati. Una volta questi omicidi venivano assolti grazie ad una legge sul Codice D’Onore giustificando questa mostruosità. Oggi invece viene codificato dalla cronaca con parole. Femminicidio passionale, d’amore, raptus di follia, momento di gelosia. Tutti concetti accomunati in un solo concetto…Per Amore.
Per Amore io uomo armo la mia mano su di te mia amata. Ritornando alla nostra Democrazia faccio un passo indietro a ritroso nel tempo Nel 1960 il ministero della pubblica istruzione istituì tramite la Rai un corso di istruzione popolare per adulti analfabeti, per insegnare a scrivere e a leggere agli italiani nel dopoguerra Chiamato Non È Mai Troppo Tardi gestito da Mario Manzi insegnante elementare. Vorrei azzardare un mio sogno… E se la Rai che ancora oggi rappresenta tutti gli italiani ,alla quale noi paghiamo il canone Rai ,lungimirante come lo fu nel dopoguerra, istituisse in fascia oraria consona a tutti ,un corso giornaliero di alfabetizzazione sentimentale, per illuminare il gli uomini… ma in primis le donne a riconoscere un amore tossico da un amore pulito.
Utopia mi direte.
Ma se sognare l’amore è un nostro bisogno primario perché non può essere un nostro diritto pretendere di essere istruiti visti i tempi dolorosi.
Forse solo così tante Marie, Giulie, Sara ecc. non saranno più nomi su lapidi nel cimitero.
*gruppo scuola lavoro consolato provinciale Salerno