di Salvatore Memoli
Se il Sindaco Vincenzo Napoli veramente crede che é stato sbagliato criminalizzare le Cooperative Sociali (vedi intervista rilasciata a questo giornale il 15 agosto), trovo che il processo di autocritica ci restituisce il Sindaco e l’uomo che abbiamo sempre conosciuto e che ha tanta lucidità per recuperare credibilità e consenso. Le sue dichiarazioni non sono un mostrare la bandiera bianca che in ogni caso avrebbe un grande valore comunicativo per tutti. Le sue affermazioni mi hanno motivato nell’esprimere un giudizio positivo che innanzitutto conferma la mia stima e il mio rispetto per il professionista, il collega, il politico che ho conosciuto in anni di militanza che mi hanno permesso di apprezzare le profonde motivazioni intellettuali che fanno di lui un apprezzato amministratore di Salerno.
La letteratura politica cittadina é fatta di luoghi comuni e giudizi viscerali che si fermano spesso ad un esame superficiale di un problema. Enzo Napoli passa per un “esecutore di ordini” come se il suo giudizio critico e il suo parere contassero poco o fossero oscurati da altri. Non mi ritrovo in un giudizio negativo su Napoli per come appare e sono convinto che egli giustamente deve considerarsi parte di un gruppo politico importante il cui leader é Vincenzo De Luca. L’ex Sindaco non é persona facile nei rapporti umani e politici ma é pur sempre un uomo che raccoglie consensi ed esprime una dimensione progettuale sulla città, chiara, forte e coordinata. Rapportarsi a lui correttamente non é una deminutio, aiutarlo a condividere diverse istanze che vengono dai cittadini é un impegno gravoso e non impossibile per Enzo Napoli. A lui auguro, ed a Enzo De Luca, di saper prendere le distanze e di rivalutare, per ridimensionarla la cupola di farfarielli che gioca a fare politica a Salerno e che colloca sotto l’apparente maestrìa del figlio d’arte, un manipolo di esseri, amministrativamente e politicamente inutile, dannoso e limitante.
Vincenzo De Luca non vede perché gli occhi sono bendati dagli affetti che non gli permettono di vedere e valutare il disastro e l’influsso malefico di queste persone sulla città di Salerno. Hanno il potere di limitare, condannare, mortificare, cancellare chi non la pensa come loro e che non si piega alle loro visioni castrate. Parte rilevante dei mali politici e delle ostilità contro De Luca padre viene da questo manipolo di persone che ricorda il manipolo di comparielli che giocava a tressette con De Mita. Guai ad inimicarselo!
Manipolo selezionato da una parte in base al provetto uso delle carte da gioco e dall’altra per vincoli amicali al figlio del re!
Ovviamente mancando di percorso politico, del voto popolare e di preclare virtù amministrative!
I loro errori sono stati già censurati amaramente dalle magistrature interessate!
Se Napoli esterna un amaro giudizio di rimpianto sulla vicenda delle cooperative sociali, questo mi lascia pensare che “la sua maturità politica” gli fornisce un supporto inattaccabile per il recupero di una realtà organizzativa,imprenditoriale, sociale come le cooperative sociali che non sono un incidente di percorso amministrativo bensì strutturalmente parte integrante, sostanziale, della vita del Comune di Salerno.
E si badi che la magistratura penale non é entrata di suo nella vicenda, ma é stata invitata dalla porta principale!
I meriti delle cooperative sociali sono tutti registrati in una formula di partecipazione pubblico/privato che sotto la voce esternalizzazione contribuisce alla definizione del bilancio comunale.
Enzo Napoli ha tutto il nostro appoggio se recupera autonomia ed autorevolezza. Il suo percorso politico vanta ben altri risultati, meriti e successi. Se deve rapportarsi a Vincenzo De Luca, non é un problema, anzi é opportunità! Se può, prenda le distanze dai farfarielli, ci guadagnerà sicuramente.
Prima o poi chi deve capire ed intervenire, capirà tutto!