È una piccola isola felice il borgo di Corleto Monforte. Si può riassumere così il pensiero di Filippo Ferrara, primo cittadino del comune dell’entroterra che conta poco più di cinquecento abitanti e che, questa settimana, sarà il protagonista della rubrica di Le Cronache che mira a raccontare come sono cambiati i fenomeni relativi ad usura e non solo con il post pandemia.
Qual è il dato sulla criminalità presente oggi sul territorio di Corleto Monforte?
«Il fenomeno della criminalità giovanile è presente solo con qualche caso isolato di spaccio di hashish e marijuana. Al momento per fortuna non si segnalano bande di criminalità organizzata operanti in zona».
Cosa pensa della criminalità giovanile?
«Per combattere la criminalità organizzata e gli atti camorristici, sono necessari cinque aspetti fondamentali: i processi brevi, la certezza della pena, maggiori mezzi e dignità alle forze dell’ordine, mercato del lavoro più dinamico e al passo con i tempi».
In che modo questo territorio vuole dare una scossa cercando di creare un cambiamento sostanziale?
«Ai ragazzi bisogna dare esempi e far capire che il merito e lo studio premiano. Una cultura del tutti uguali e del tutto a tutti genera la tentazione di cercare scorciatoie per raggiungere posizioni di prestigio. I social media dovrebbero iniziare a selezionare molto l’informazione, escludendo quella del cattivo esempio che spesso genera più audience«.
Sul territorio di Corleto Monforte qual è l’indice dei reati quali l’usura e l’estorsione? Come sono cambiati questi reati tra il prima e il dopo pandemia?
«A Corleto Monforte non sono presenti reati di estorsione e usura. Come già detto solo qualche furto».
Nicola Celentano