Il senatore Roberto Marti: Stadio Arechi, «Bene partenariato tra pubblico e privato, la Regione vada via» - Le Cronache
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Il senatore Roberto Marti: Stadio Arechi, «Bene partenariato tra pubblico e privato, la Regione vada via»

Il senatore Roberto Marti: Stadio Arechi, «Bene partenariato tra pubblico e privato, la Regione vada via»

di Erika Noschese
Un disegno di legge per la promozione della pratica sportiva nelle scuole. È la proposta che ha presentato nei giorni scorsi il senatore Roberto Marti, eletto in Puglia. Il senatore, Presidente della 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica è intervenuto anche in merito alla questione relativa alle strutture sportive e la polemica di questi giorni sui lavori allo stadio Arechi per volontà della Regione Campania nonostante ci sia la volontà dell’imprenditore Danilo Iervolio di procedere. «Credo sia importante rilanciare il partenariato pubblico e privato, e prima di rifiutare a scatola chiusa, valutare attentamente l’offerta e il progetto per evitare il dispendio di denaro pubblico e offrire alla cittadinanza servizi di livello adeguato», ha detto a tal proposito il senatore Roberto Marti che invita l’ente comune a non sprecare i fondi del Pnrr e anzi a sfruttarli al massimo per la realizzazione di impianti sportivi in città.
Senatore, nei giorni scorsi è stato presentato il ddl per la promozione della pratica sportiva nelle scuole per i Giochi della Gioventù. In cosa consiste nello specifico?
«Abbiamo appena approvato all’unanimità il ddl per la reintroduzione dei Giochi della gioventù in commissione Cultura al Senato. Il disegno di legge di cui sono relatore è della Lega – a prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo – e si pone l’obiettivo di consentire ai giovani di accedere alle discipline sportive più adatte alle attitudini di ciascuno, sollevando le famiglie da ostacoli di ordine economico e sociale. Per la scuola primaria le attività avranno carattere principalmente ludico ma, dalla secondaria, l’obiettivo è quello di iniziare i ragazzi a una sana competizione agonistica. Attraverso i Giochi intendiamo inserire strutturalmente lo sport come attività extracurricolare scolastica».
Oggi si parla sempre meno di sport soprattutto se correlato alla scuola. Il disegno di legge è sicuramente un importante passo avanti ma cosa manca per concretizzare e riportare lo sport al centro?
«Il rilancio dei Giochi è il modo migliore per educare i giovani ai valori dello sport, al senso civico e al rispetto dell’istituzione scolastica come luogo di crescita e di positiva competizione. Già al termine della scorsa legislatura la Lega ha vinto la battaglia per introdurre il docente specialista di educazione motoria alla scuola primaria. Abbiamo approvato l’introduzione dello Sport in Costituzione. Stiamo lavorando in sinergia con ben 6 ministeri per raggiungere l’obiettivo a 360 gradi. Noi ci crediamo davvero e questo di oggi è un altro importantissimo tassello».
Ci sono tanti esempi di città in cui mancano gli impianti sportivi. Un esempio su tutti la città di Salerno e più in generale la regione Campania. Come porre rimedio secondo lei?
«Il Mim e il Dipartimento per lo Sport hanno una task force dedicate al sostegno dei Comuni che devono realizzare interventi finanziati dal Pnrr. Mi auguro che le amministrazioni di centrosinistra, che hanno il supporto di questo governo, non sprechino l’occasione per dare alla cittadinanza impianti sportivi moderni».
Proprio di recente la regione Campania ha presentato un importante progetto di qualificazione dello stadio cittadino di Salerno, lo stadio Arechi sul quale c’è però l’ombra di un privato ovvero il presente della Salernitana. Non sarebbe meglio per gli enti accettare l’aiuto di un privato piuttosto che sfruttare i fondi pubblici?
«In Campania, come in altre regioni del Sud, amministrate da anni dalla sinistra, gli impianti sportivi sono vetusti, assai spesso abbandonati, inadeguati alle esigenze delle società di oggi. Credo sia importante rilanciare il partenariato pubblico e privato, e prima di rifiutare a scatola chiusa, valutare attentamente l’offerta e il progetto per evitare il dispendio di denaro pubblico e offrire alla cittadinanza servizi di livello adeguato».
Secondo lei, senatore, cosa potrebbe fare ancora il ministro per essere maggiormente incisivo?
«I ministri Abodi e Valditara, dall’inizio del loro mandato, hanno messo il massimo impegno e stanno lavorando in modo pragmatico e concreto per il comparto. La strada tracciata dai due dicasteri, così come quella della Lega, è quella giusta e continueremo in sinergia in questa direzione per garantire sempre e comunque un diritto costituzionale ai nostri giovani e alle loro famiglie».