di Erika Noschese
Ancora un ricorso al Tar per il presidente del Marina D’Arechi Agostino Gallozzi. Questa volta, dinanzi al tribunale amministrativo regionale, ha chiamato il Comune di Salerno. La questione – a detta dell’avvocato Matteo Baldi – sarebbe in via di risoluzione. Alla base della questione, la sabbia che avrebbe “invaso” il porto turistico della città capoluogo; la zona in questione, di fatto, è stata recentemente interessata dai lavori di ripascimento del litorale. Gallozzi, dal canto suo, avrebbe proposto al Comune di Salerno e al dirigente del settore Ambiente Luca Caselli di utilizzare la sabbia per i successivi lavori di ripascimento che dovrebbero iniziare a breve, ad opera della Rcm Costruzioni del gruppo Rainone, er il tratto di spiaggia che va da Pastena (zona Polo Nautico) fino a Torrione (Torre Angellara). Il direttore del settore Ambiente, dal canto suo, avrebbe confermato che i lavori non andrebbero ad intaccare il Marina d’Arechi, ricordando – come riportano anche I Figli delle Chiancarelle – che la progettazione del ripascimento riguarda tre ambiti di intervento, e non solo quello nei pressi del porto turistico. Infine Caselli ha precisato che la proposta di Gallozzi potrebbe essere presa in considerazione, ma solo dopo che sarà stabilita “la natura dell’insabbiamento e si scongiuri che la stessa non derivi da danno ambientale”. Il presidente del Marina d’Arechi ha di fatti lamentato l’insabbiamento dell’ingresso del porto, presentando così ricorso al Tar. Nonostante ciò, stando a quanto sostiene il legale di Gallozzi, il contenzioso sarebbe in via di risoluzione definitiva, spiegando che il Comune avrebbe accettatato di utilizzare la sabbia in eccesso per i lavori di valorizzazione della costa salernitana che riguarderà tutto il territorio della città capoluogo.