di Monica De Santis
“Abbiamo individuato 100 persone che abusivamente in questo periodo di chiusura delle attività commerciali hanno offerti servizi di estetista e di parrucchiere. Ora porteremo questi nomi al Prefetto di Salerno”. Così Lucio Ronca, presidente del Cna di Salerno, spiega il lavoro che in questi giorni è stato svolto dai suoi collaboratori in difesa della categoria artigianali di estetiste e parrucchieri… “Abbiamo lavorato in maniera incessante per individuare queste persone che abusivamente svolgono il lavoro andando nelle case delle persone senza il rispetto delle regole. Attraverso post sui social, passaparole di conoscenti e segnalazioni di nostri iscritti, siamo riusciti ad individuarne 100 in tutto il territorio provinciale, domani (oggi per chi legge, n.d.r.) chiamerò il Prefetto per fissare un incontro e consegnare la lista con i nomi, gli indirizzi ed i numeri di telefono di queste persone. Lista che poi dovrà essere consegnata alle forze dell’ordine che mi auguro prenderanno seri provvedimenti contro questi abusivi. Voglio precisare che tutto questo non è stato fatto con cattiveria. Ma se i nostri artigiani per lavorare sono stati constretti ad adeguare le loro attività e dopo aver speso un bel po’ di soldi sono stati costretti anche alla chiusura, perchè allora queste persone possono continuare a lavorare, non pagando le tasse e soprattutto non rispettando alcuna norma di sicurezza, con l’alto rischio girando di casa in casa di trasmettere il covid ai loro clienti. Non mi sembra una cosa giusta e corretta”. Lei ha avuto anche un incontro con l’Unità di Crisi per valutare una possibile riapertura il 7 aprile? “Abbiamo avviato una petizione online. Il nostro scopo è permettere a parrucchieri ed estetiste di poter rimanere aperti anche in zona rossa. Va detto che l’ordinanza scade lunedì, quindi da martedì si potrebbe riaprire. Ma per prevenire altre disposizioni che possano prolungare queste chiusure, ho chiesto un incontro con l’Unità di Crisi per valutare la situazione e cercare di vedere se ci sono le condizioni, come noi crediamo, per poter riaprire. Purtroppo prolungare le chiusure non solo di estetiste e parrucchieri ma di tutte le attività commerciali sta portando alla morte di moltissime attività. Ma questo non sembra interessare. Non interessava al governo precedente che ha speso soldi per banchi a rotelle e monopattini e non interessa a questo governo che non è stato capace di creare un piano vaccinale utile a farci uscire da questa crisi”. Lei ora sta lottando anche per l’approvazione di un disegno di legge a tutela dell’Artigianato artistico? “Un intervento questo a carattere nazionale, perchè credo che vada tutelato il made in Italy. Nel nostro paese abbiamo una produzione artigianale che il mondo ci invidia ecco perchè serve una legge che lo tuteli e lo protegga”