Gran concorso di pubblico venerdì scorso nella splendida cornice della Chiesa di San Giorgio di Salerno per il concerto del pianista Salvatore Giannella, programmato nell’ambito della rassegna musicale Concerti di primavera organizzata dall’Associazione culturale Arechi. Introdotto e presentato da Giovanni Carlo Cuciniello, che ha fatto da padrone di casa in assenza del direttore artistico della manifestazione Sergio Caggiano, il concerto ha affascinato la foltissima platea con il suono elegante e intenso del musicista salernitano, il quale ha voluto regalare agli ascoltatori un programma quasi interamente romantico. Giannella, pianista attualmente docente presso il Conservatorio di Avellino, ha al suo attivo una lunga esperienza concertistica sia sul territorio che all’estero, con trasferte musicali in Canada, Romania, Albania, e un curriculum studiorum incentrato sia sulla musica strumentale pura ed in particolare l’esecuzione pianistica sia sulle discipline musicologiche. Incipit classicista e allo stesso tempo appassionato e fortemente coinvolgente per il concerto di venerdì sera con la raffinata e delicatamente virtuosa Sonata K310 di Wolfgang Amadeus Mozart, abilmente eseguita con stile ed equilibrio nei suoi tre movimenti, l’Allegro maestoso, l’Andante cantabile e il Presto finale. Spazio poi al puro romanticismo musicale con celeberrimi capolavori del pianoforte. Il recital infatti è proseguito con le variegate e fantasiose Kinderszenen op. 15 di Robert Schumann, tredici idee musicali, tredici reminiscenze di quel meraviglioso e magico mondo che è l’infanzia tradotte e spiegate in musica, ed in seguito gran finale con Fryderyck Chopin, di cui il Giannella ha regalato alla platea i quattro Improvvisi op. 29, op. 36, op. 51 e op. 66 seguiti dal coinvolgente e famosissimo Scherzo op. 31, tappa obbligata per ogni esecutore che si cimenti con il romanticismo pianistico. Giannella è riuscito a creare con il suo Chopin un’atmosfera magica, intrisa di potenza emotiva e profondità, che il pubblico ha saputo apprezzare ricambiando l’esibizione del pianista con un lungo e caloroso applauso. Il musicista ha infine donato un ultimo virtuosistico omaggio, quel piccolo gioiello pianistico che è l’Aufschwung, lo Slancio schumanniano tratto dai Fantasiestücke op. 12. Appuntamento al prossimo venerdì alle ore 20.00, sempre nel dorato scenario di San Giorgio, con la musica corale curata da Silvana Noschese e i suoi due gruppi vocali Estro armonico e Calicanto.
Lorenzo De Donato