Il pentito Giugliano fa arrestare sindaco, vice e imprenditore - Le Cronache Campania
Giudiziaria Campania

Il pentito Giugliano fa arrestare sindaco, vice e imprenditore

Il pentito Giugliano fa arrestare sindaco, vice e imprenditore

Poggiomarino. Determinanti le dichiarazioni di Rosario Giugliano ‘o minorenne per il sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga e il suoi vice Luigi Belcuore, unitamente all’imprenditore Franco Carillo arrestati ieri e finiti ai domiciliari le dichiarazioni. L’accusa è di voto di scambio politico mafioso. Sotto osservazione le elezioni amministrative del 2020 quando lil sindaco finito in manette ieri vinse con la sua colazione di centrodestra con oltre il 52% di consensi. E questo secondo la Dda partenopea grazie ai rapporti con la camorra locale con la quale ci sarebbe stato uno scambio di favori. La cantata dell’ex boss ora pentito aveva fatto emergere il presunto malaffare nella cittadina vesuviana. “In campagna elettorale mi sono speso in prima persona con imprenditori, cittadini e parenti per imporre il voto a favore di Maurizio Falanga… ci tengo a precisare che quando io mi muovevo a Poggiomarino a sostegno di un certo candidato era palese che quella persona era in mia rappresentanza e quindi non aveva bisogno di fare uso di minacce per ottenere il voto”, le dichiarazioni di Giugliano ‘o minorenne in uno dei verbali riempiti a capo delle sue confessioni davanti all’Antimafia napoletana e salernitana. Dal giugno dello scorso anno Giugliano è collaboratore di giustizia e l’indice contro i politici della sua città natale (i suoi interessi poi si sono spostati a Pagani dove vive la compagna madre di Alfonso Manzella detto Zuccherino rilevatosi poi delfino dell’ex boss) l’aveva puntato a ottobre del 2023 quando in un interrogatorio aveva descritto le elezioni a Poggiomarino e degli accordi presi per condizionarne l’esito in occasione della tornata elettorale del 20 e 21 settembre 2020 su cui avevano indagato i carabinieri di Torre Annunziata e la Dda di Napoli. “Pur non partecipando a riunioni di formazione della Giunta – ha detto Giugliano agli inquirenti – ero costantemente informato di tutto da Franco Carillo (fratello dell’assessore Maria non coinvolta nell’inchiesta della Dda)… ricordo che si discusse molto sulla nomina dell’assessore ai lavori pubblici che mi stava più a cuore… Franco Carillo, che era il mio preferito, mi disse che non voleva esporsi troppo e suggerì il nome di Luigi Belcuore..”. “Nel corso di uno dei nostri incontri, Belcuore – ha messo nero su bianco il collaboratore di giustizia – mi disse che avrebbe accettato l’incarico di assessore ai lavori pubblici se però gli veniva riconosciuta anche la carica di vice sindaco… mi spesi con Franco Carillo per farsi portatore di questa istanza e malgrado le resistenze delle altre forze politiche, passò questa mozione”. L’imprenditore Franco Carillo ha una lunga militanza in Forza Italia ed ha forti legami con Scafati e la politica scafatese che sarebbe estranea alle contestazioni della Dda partenopea. ‘O minorenne quindi avrebbe ammesso di avere influenzato il voto a Poggiomarino e di aver ottenuto appalti quando aveva la sua base d’azione in una mansarda di Pagani. Intanto ieri sera il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha disposto la loro sospensione dalle cariche di sindaco e di vicesindaco e “nominato commissario prefettizio per la provvisoria gestione dell’ente Gabriella D’Orso, viceprefetto in quiescenza. A lei sono attribuiti i poteri del sindaco e della giunta municipale.

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