di Erika Noschese
«Stiamo vivendo un tempo complicato». Sono queste le parole pronunciate dal governatore Vincenzo De Luca intervenuto ieri pomeriggio all’assemblea pubblica di Confindustria Salerno “L’impresa al centro”. Nel corso del suo lungo discorso, il governatore della Regione Campania non ha risparmiato sarcasmo e accuse. Il destinario? Il governo dalle larghe intese, reo di aver «cancellato la dimensione della verità». Per il presidente, infatti, «il dibattito pubblico nel nostro Paese avviene a prescindere dai dati di fatto». Attacchi mirati quelli che il governatore rivolge al Movimento 5 Stelle e al governo in generale, circa le misure adottate per tentare di risollevare l’Italia dalla crisi in cui versa ormai da diverso tempo. Tra questi il decreto dignità che – a detta del numero uno di Palazzo Santa Lucia – altro non avrebbe provocato che una repulsione da parte dei giovani, nei confronti del lavoro e «una
paura delle aziende che non intendono fare investimento nel nostro paese». Quota 100 e reddito di cittadinanza, secondo De Luca, non sarebbero da meno perché – tradotto in cifre – significa centinaia di dipendenti in pensione, soprattutto per le amministrazioni pubbliche. Da qui, il lungo elenco di iniziative promosse dalla Regione Campania, per favorire le aziende, le nuove assunzioni: «Siamo stati la prima regione in Italia a definire il programma d’investimenti relativi alle zone economiche speciali. Abbiamo creato programmi d’investimento per le infrastrutture nelle zone Asi. Stiamo avviando misure per il credito alle aziende, commercianti, artigiani e piccole imprese, utilizzando lo sviluppo Campania, un programma imponente per le infrastrutture – ha spiegato il numero uno di Palazzo Santa Lucia – Abbiamo finanziato per mezzo miliardo di euro progetti esecutivi per la relazioni di strade su tutto il territorio regionale; abbiamo presentato un piano per l’edilizia ospedaliera di cui un piano già approvato, un altro piano per 1 miliardo e 80 milioni di euro che abbiamo presentato al Ministero della salute: sono passati 7 mesi continuiamo a perdere tempo. Direi alla ministra grillo di concentrarsi su questo miliardo e 80 d’investimenti più che sulla formica del San Paolo, e su una goccia che era caduta da non so quale grondaia di non so quale ospedale e che ha visto disattento il presidente della regione che non è andato con il secchiello a raccogliere la goccia piovana». Al centro dell’attenzione anche la crisi demografica che ha investito il Paese: «stiamo scendendo sotto il 60 milioni di abitanti, e saremmo già scesi se non fosse stato per gli immigrati. Dobbiamo lavorare in questo modo, incrementando l’attivo, creando lavoro, adottando misure per evitare lo spopolamento e un immissione massiccia di risorse per la ricerca scientifica». L’accusa più pesante, De Luca l’ha rivolto però ai pentastellati e il loro reddito di cittadinanza secondo cui buona parte di quei soldi che dovrebbero essere destinati ai poveri saranno intercettati dalla camorra. Infine, De Luca lancia un’appello alle istituzioni affinché si fermino in tempo prima di far sprofondare il Paese nel baratro con le misure che stanno presentando in questi mesi di governo giallo-verde.