Il Governatore De Luca come Antonio La Trippa «Sembra un comizio svoltosi a Roccasecca» - Le Cronache
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Il Governatore De Luca come Antonio La Trippa «Sembra un comizio svoltosi a Roccasecca»

Il Governatore De Luca come Antonio La Trippa «Sembra un comizio svoltosi a Roccasecca»

«Cosa non si fa per i figli. Negli ultimi tre mesi Vincenzo De Luca si è visto costretto a sacrificare il ruolo di governatore, per impegnarsi notte e giorno a trovare occupazione stabile al figlio indagato Piero. E l’unico posto disponibile, che lo salverà anche dalle conseguenze di una possibile condanna, l’ha trovato in Parlamento. Un imputato per bancarotta non potrà che trovarsi a suo agio tra gli scranni occupati dal Pd, dove si è perso il conto degli inquisiti a vario titolo. E non dovesse bastargli quell’allegra comitiva, Pierino incontrerà certamente nuovi amici impresentabili e indagati tra i suoi alleati di Forza Italia». A lanciare accuse al governatore della Regione Campania è Valeria Ciarambino, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale di Piero De Luca, la consigliera pentastellata non le manda a dire: «Nel frattempo, ci ha pensato papà a procurargli un salvacondotto per Roma, presenziando ad un comizio al giorno, lanciando spot poco credibili. Dai numeri farsa sulla rimozione delle ecoballe, all’apertura di qualche reparto fantasma nei rari ospedali non ancora chiusi col suo piano rivoluzionario. Oggi ha rilanciato il finanziamento sull’aeroporto di Salerno, a cui dona fior di milioni ogni anno a fronte di un numero in costante decrescita di passeggeri. Quindi è tornato per un giorno a fare il sindaco di Salerno, il collegio dove ha candidato Pierino, annunciando fior di opere infrastrutturali. Un comizio durante il quale ha snocciolato nu- meri, promesse e strabilianti proclami che ha evocato la celebre scena di Antonio La Trippa nella città di Roccasecca». «E’ chiaro che il governatore – conclude Ciarambino – sta provando a recuperare un po’ del terreno perso nei giorni scorsi, occupato com’era a difendere Robertino, l’altro erede, fresco indagato per corruzione, reso celebre dalla sua interpretazione nella videoinchiesta di Fanpage. Una storia che a Robertino è costata il posto da assessore. Sistemato Piero, ora papà penserà anche a lui. Un’occupazione gliela troverà. Nella peggiore delle ipotesi, potrà approfittare del reddito di cittadinanza del prossimo Governo 5 Stelle. E chissà che Roberto De Luca non sarà uno dei tantissimi giovani che troveranno collocazione nel mercato del lavoro grazie alle misure introdotte dal Movimento 5 Stelle». Accuse al vetriolo anche da parte del già senatore Andrea De Simone che commenta le dichiarazioni di Vincenzo De Luca sui fondi stanziati per le opere pubbliche a Salerno: «Una ignobile propaganda con I fondi pubblici». «Nessuno, nella storia repubblicana del Paese, è stato capace di tanto, nè gli uomini dei governi Dc, nè Achille Lauro a Napoli. Le comunicazioni di questa mattina sono utili solo per la satira di Crozza. Ma c’è poco da ridere. La situazione della nostra provincia richiederebbe ben altre scelte: serie, credibili e non buffonate», ha detto ancora De Simone. «Da noi manca il lavoro; i cantieri chiudono; si pagano i ticket per le prestazioni sanitarie; la scuole non sono a norma; il commercio è fermo ma soprattutto mancano le strutture sportive e i giovani più braci ci lasciano. Potrei continuare l’elenco, lunghissimo, dei problemi che si riscontrano nella nostra regione». «Di fronte ad un quadro drammatico c’è il folklore, c’è la ripetizione di palle sparate alla vigilia delle elezioni per aiutare la famiglia, non Salerno. Si ripete la propaganda che da oltre vent’anni si ripete con monologhi senza interlocutori che possano smentire. E si tenta di distrarre le persone dal senso di indignazione per i video di fanpage degli affari loschi sull’emergenza rifiuti. Proprio questa mattina alcuni organi di in- formazione hanno comunicato il dato: solo l’ 1 % delle ecoballe sono state rimosse. Tre giorni fa invece, era stato comunicato il dato sull’utilizzo dei fondi europei: il 3% della spesa. C’e’ una sola verità: la Campania era ultima e ultima è rimasta dopo circa tre anni di governo di propaganda», ha detto infine l’onorevole.