E’ difficile da spiegare. Restare in attesa sul ciglio della strada, minuti, ore per vedere passare di sfuggita i propri idoli. Aspettare il passaggio del giro d’Italia è un’emozione che non è facile da spiegare ai non appassionati. Che magari ti guardano anche un po’ perplesso quando sei lì appoggiato a una transenna ad attendere. E’ quello però il vero piacere. L’attesa di vedere la maglia rosa, di vedere il gruppo anticipato dalle moto della polizia e dalle vetture dell’organizzazione. E poi radiocorsa che precede il gruppo e t’informa sfrecciando della situazione in corsa. E’ l’attesa sotto il sole o sei meno fortunato sotto la pioggia, di un attimo. Un attimo in cui vedi un plotone di eroi, che in cuor tuo speri siano onesti e puliti ben sapendo che magari l’eroe cattivo può manifestarsi da un momento all’altro. Un attimo di gioia, il tempo di battere le mani e la carovana è già lì lontana.?E magari tu resti ancora lì sognante e stupito fin quando non vedi l’automobile con le luci arancioni con il cartello fine corsa ciclistica. E allora vai a casa, soddisfatto da tanta attesa. Il Giro è sempre una grande emozione.
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