Il Garante campano in visita al carcere di Vallo della Lucania - Le Cronache
Vallo della Lucania Cronaca

Il Garante campano in visita al carcere di Vallo della Lucania

Il Garante campano in visita al carcere di Vallo della Lucania

Il Garante Regionale delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, Samuele Ciambriello, si è recato presso la Casa circondariale di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno.  È stato accolto dal direttore dell’Istituto, Caterina Sergio e dal dirigente aggiunto, Guido Piergallini.

Il Garante ha visitato i reparti, incontrando, tra gli altri, i ristretti impegnati nelle attività scolastiche – in Istituto sono presenti classi di scuola media e superiore -, nonché altri detenuti impegnati nei colloqui familiari e altri nelle loro stanze di pernottamento.

Nell’Istituto sono presenti 52 detenuti e ad ognuno di loro è stato consegnato il “Codice ristretto”, una pratica guida pensata per offrire risposte agevoli ai detenuti e agli operatori del settore penale, elaborata dall’Osservatorio carceri delle Camere penali italiane e promosso in Campania dal Garante Ciambriello.

Successivamente, il Garante, il direttore dell’Istituto e il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, si sono confrontati sull’avvio di un progetto, “Accoglienza punto di ascolto per i familiari dei detenuti”, che dovrebbe svolgersi in una struttura esterna al carcere e di proprietà del comune, che verrà data in comodato d’uso per accogliere i familiari dei ristretti, che attendo il loro turno per effettuare il i colloqui.
Altresì, si è pensato di promuovere attività di pubblica utilità per 4 detenuti, affinché possono essere impegnati nella manutenzione degli spazi verdi comunali.

All‘uscita dall’istituto il Garante Campano Ciambriello ha dichiarato: «É necessario incrementare il diritto al lavoro sia all’interno che all’esterno del carcere, così come è fondamentale incentivare le attività di pubblica utilità o socialmente utili in favore della collettività.
Nota positività per l’istituto di Vallo è rappresentata dall’assistenza di uno psicologo ogni 7 detenuti, purtroppo solo fino a dicembre. Mi auguro ci siamo altre progettualità da gennaio in poi in tal senso, così da continuare a garantire un adeguato supporto psicologico, necessario per chi si trova a vivere nella complessa realtà del carcere.
Sono grato al sindaco di Vallo, alla direttrice, che giornalmente porta avanti azioni mirate a creare opportunità di crescita e di risocializzazione per i detenuti, e alla magistratura di sorveglianza di Salerno, non restia alla possibilità di concedere misure alternative. Mi auguro che enti locali, operatori del privato sociale e imprenditori possano essere sempre più sensibili a progetti di inclusione socio lavorativa per i detenuti di questo piccolo istituto
».