Il deposito giudiziario è a Sala Consilina: un salasso per riavere i veicoli sequestrati - Le Cronache
Attualità Cronaca

Il deposito giudiziario è a Sala Consilina: un salasso per riavere i veicoli sequestrati

Un deposito giudiziario a Sala Consilina, una tariffa da capogiro e tutte le spese per il recupero del veicolo. Insomma, chi si ritrova, per propria colpa con un mezzo sequestrato, va incontro ad un salasso senza precedenti. Già, perché vincitrice dell’appalto per il deposito giudiziario in cui vanno a finire i veicoli sequestrati a seguito di infrazioni più o meno gravi, è una ditta di Sala Consilina dove i veicoli, con il carro attrezzi vengono trasportati, da tutta la provincia di Salerno. Costo base dell’operazione: 400 euro.
Lo sa bene un giovane architetto salernitano, Francesco Izzo, al quale è stata sequestrata una vecchia Vespa, sprovvista di assicurazione. Ora, oltre al verbale di 1.100 euro comminatogli dalla polizia, dovrà sborsare fior di quattrini per riavere il proprio ciclomotore. «Non contesto – afferma Francesco – la contravvenzione, perché ho sbagliato ma ero in emergenza e avevo un appuntamento di lavoro, quanto le tariffe usuraie applicate e i costi che dovrò sostenere per andare a riprendermi la Vespa a Sala Consilina e riportarla a Salerno». Oltre ai 400 euro, infatti, Izzo dovrà coprire i costi per recarsi presso il deposito giudiziario e quelli per il trasporto nuovamente a Salerno del mezzo. Insomma, una spesa che si aggira attorno ai 2.000 euro. Una situazione che a Francesco non è andata giù fin dall’inizio. «Ripeto – racconta – pago la multa perché ho peccato di leggerezza, ma tutto il resto è fuori dal mondo. E’ un atto quasi camorristico. Ho chiamato in questura e mi hanno detto che la ditta che ha vinto l’appalto è di Sala e loro non possono farci nulla, ma io non posso tollerare le spese che mi devo accollare: praticamente il servizio lo pagano i cittadini. Passino pure i 400 euro, che comunque trovo spropositati, ma ora devo arrivare fin giù a Sala Consilina e poi riprendermi la Vespa: altri costi, sia per andare che per tornare con il motorino che resta senza assicurazione. Ho chiamato anche in ditta e mi hanno detto che i loro costi sono questi e basta». Francesco, però, non demorde e si è già rivolto al Codacons per essere tutelato in qualità di consumatore e nei prossimi giorni chiamerà anche in Prefettura per far presente la questione, nel frattempo «accenderò un mutuo per andare a recuperare la mia Vespa» – scherza Francesco Izzo.

 

24 aprile 2013