di Erika Noschese
«Stiamo registrato un ottimo andamento delle entrate da pagamenti spontanei oltre che dal recupero tramite avvisi di accertamento e quindi dalla riscossione coattiva. Siamo molto fiduciosi anche sul piano delle alienazioni con le nuove stime aggiornate». Parla così Fabio Polverino, consigliere comuale di maggioranza eletto con Salerno per i Giovani e presidente della commissione Bilancio che ormai da tempo porta avanti un importante lavoro di sostegno all’assessorato al Bilancio guidato dalla docente universitaria Paola Adinolfi in qualità di assessore tecnico. Il consigliere Polverino in merito al patto Salva Comuni rassicura la cittadinanza: l’aumento ha un impatto minimo sui salernitani.
Consigliere Polverino, lei è al suo secondo mandato. Un bilancio di quest’esperienza?
«È un bilancio assolutamente positivo che condivido con quanti mi hanno dato fiducia in questi anni avanzando proposte ed iniziative che ho portato avanti che serietà e dedizione. Essere un amministratore di questa città per me la più grande gratificazione di una vita dedicata alla politica».
Da presidente della commissione Bilancio sta portando avanti un importante lavoro a supporto dell’assessore Adinolfi. Qual è lo stato di salute delle casse comunali?
«Dal 2011 in poi con il federalismo fiscale ed il passaggio ad i nuovi principi contabili la stragrande maggioranza degli Enti Locali, specialmente quelli del Sud, hanno visto peggiorare la loro situazione finanziaria e di cassa. Come Amministrazione abbiamo verificato le serie storiche dei nostri bilanci e abbiamo visto come il Fondo di solidarietà nazionale si sia man mano assottigliato negli anni e che la perequazione da parte del Governo centrale non ha coperto totalmente le varie differenze che purtroppo ancora persistono tra i Comuni del Nord e quelli del Sud Italia. Rassicuro in ogni caso i nostri concittadini in quanto abbiamo già ora una situazione sia di cassa che finanziaria migliore rispetto agli anni precedenti e lasceremo alla fine della consiliatura un bilancio sano con possibilità di avere ulteriori risorse da reinvestire in città».
Forum dei Giovani, solo in parte il risultato è stato raggiunto. Perché la maggioranza ha scelto di presentare un emendamento?
«Abbiamo scelto di presentare un emendamento in quanto all’interno delle discussioni avute in Commissione sono venuti fuori diversi modelli organizzativi del Forum dei Giovani rispetto a quello pensato inizialmente grazie al lavoro bipartisan tra maggioranza ed opposizioni. Abbiamo così pensato di approfondire il tutto magari coinvolgendo proprio i giovani intorno ad un tavolo per dare la migliore organizzazione possibile al Forum e per farlo funzionare bene così da farlo diventare un motore in più rispetto all’azione amministrativa sulle tematiche giovanili e non solo. Da settembre lavoreremo a questo».
Provinciali 2024 se le venisse chiesta la candidatura accetterebbe?
«Mi sento parte integrante di un grande progetto che per me è nato nel 2006 quando mi candidai per la prima volta all’interno della lista Salerno per i Giovani, lista che ho contribuito a fondare come esperienza associativa. Ma già all’età di quindici anni frequentavo le sezioni di partito e da allora ho continuato a lavorare come militante del Partito Democratico che a Salerno e Provincia ha un fortissimo legame con il territorio e a dimostrarlo sono i grandi risultati conseguiti grazie ai tanti amministratori capaci della nostra terra. Ho una passione politica molto forte e sono a disposizione del Partito anche per le future sfide elettorali».
Quali sono secondo lei gli aspetti che oggi bisogna migliorare per favorire i cittadini e la città?
«Credo che abbiamo bisogno di ascoltare ancora di più i quartieri ed i suggerimenti che arrivano dai nostri concittadini. Trovo ogni giorno persone che hanno voglia di essere partecipi alla vita della nostra comunità salernitana, e questo è un bene perché si lavora di squadra e tutto ciò aiuta a migliorare l’azione amministrativa. Accanto alla grande trasformazione urbanistica e alla visione di città turistica che stiamo realizzando abbiamo bisogno ora di cose semplici, della quotidianità ed è per questo che presenterò nei prossimi mesi “l’agopuntura urbana”, progetti di rigenerazione urbana che hanno alla base proprio l’ascolto dei quartieri e la partecipazione al cambiamento».
Salva Comuni, Salerno ha aderito. Secondo lei sarà semplice ripagare il debito con il governo nazionale?
«Il piano di rientro dal disavanzo che abbiamo approvato aderendo al salva comuni è un piano che ci consente di avere flessibilità e quindi di modulare i provvedimenti assunti a seconda dell’andamento dei flussi e degli indicatori di Bilancio. Stiamo registrato un ottimo andamento delle entrate da pagamenti spontanei oltre che dal recupero tramite avvisi di accertamento e quindi dalla riscossione coattiva. Siamo molto fiduciosi anche sul piano delle alienazioni con le nuove stime aggiornate. Da sottolineare che stiamo portando avanti una riorganizzazione degli Uffici con il nuovo funzionigramma che ci consentirà di semplificare ed efficientare la macchina burocratica, per avere un’azione amministrativa ancor più rispondente alle dinamiche attuali e ai nuovi scenari internazionali. L’efficientamento passa anche attraverso la riorganizzazione che stiamo attuando sulle nostre società partecipate».
Questi aumenti di cui si parla ci saranno o no?
«Come leva finanziaria abbiamo agito sull’addizionale comunale all’Irpef e sull’istituzione della tassa d’imbarco che andrà in vigore dal prossimo anno. Abbiamo adeguato i prezzi dei servizi a domanda individuale fermi da troppi anni, mantenendo come punto fermo l’aiuto verso le fasce più deboli tramite le nostre politiche sociali. L’impatto degli aumenti sulla cittadinanza è davvero minimo e la flessibilità che abbiamo avuto al tavolo del MEF ci consentirà di intervenire modificando i provvedimenti presi».