di Erika Noschese
Il rinvio delle elezioni amministrative, la zona rossa e la settimana Santa hanno inevitabilmente rallentato la macchina organizzativa per le prossime elezioni comunali di Salerno. Ad oggi, l’obiettivo per i sei consiglieri che nei mesi scorsi hanno lasciato la maggioranza per aderire all’opposizione e dar vita ad Oltre sono ancora al lavoro per mettere in campo una grande coalizione civica che possa offrire ai cittadini salernitani – che tra il prossimo 15 settembre e 15 ottobre torneranno alle urne per il rinnovo delle cariche a Palazzo di Città – un’alternativa all’amministrazione Napoli. Intanto, il consigliere Antonio D’Alessio replica all’appello lanciato dal vicesindaco e assessore all’Urbanistica e Mobilità Mimmo De Maio che, ospite di “Tribuna politica”, ha invitato i dissidenti a “rifletterci”: “No, la maggioranza deve fare un passo indietro, non noi”, ha infatti dichiarato D’Alessio, tra i fondatori di Oltre. Mancano sei mesi alle elezioni amministrative, c’è tempo per lavorare alle coalizioni ma soprattutto sul territorio. Oltre a che punto è? “Noi stiamo lavorando, il rinvio ha disposto tempi più rallentati e con la settimana Santa è chiaro che, in questo momento, c’è da prendere qualche giorno in più. Resta ferma l’idea di voltare pagina, cambiare e creare le condizioni affinché la città venga amministrata in maniera più partecipata e più inclusiva. Questo è il fil rouge che detta ogni progetto e prospettiva: offrire alla città la possibilità, per i cittadini, le associazioni, ordini professionali, categorie e componenti, di far sentire di più la propria voce perché in questi periodi purtroppo non è accaduto”. Coesione, unità ma soprattutto una grande coalizione civica. Si parla di incontri con il centrodestra, Salerno in Comune, i Figli delle Chiancarelle e così via. È ancora aperto il dialogo in questo senso? “Io non parlerei di dialogo con il centrodestra o la sinistra. La verità è che si prova a proiettare nella città del futuro un’idea di amministrazione più aperta. È tutto qua. Tutti questi che vogliono un’alternativa alla modalità con la quale è stata amministrata la città negli ultimi anni partecipano all’idea di una città nuova, un confronto continuo, ancora in evoluzione con la conseguente idea che può venir fuori. L’obiettivo è creare un’alternativa, in politica si parla con tutti ma poi bisogna trovare le modalità giuste per dare voce nella sua interezza e non con una classe amministrativa chiusa, non predisposta all’ascolto”. Recentemente, il vice sindaco e assessore Mimmo De Maio – ospite del nostro format Tribuna Politica – vi ha teso la mano, lanciandovi un invito a riflettere. Sareste pronti a fare un passo indietro? “No, la maggioranza deve fare un passo indietro, non noi. Rispetto e faccio i miei migliori auguri a Mimmo De Maio per questo lasso di tempo nel quale eserciterà la funzione; noi, un passo indietro nel senso di tornare alla vecchia amministrazione non siamo disponibili”. La maggioranza Napoli è un capitolo definitivamente chiuso? “Sì, assolutamente”. Il nome del candidato sindaco è sempre l’ultima scelta, si parla prima di programmi… “E’ ancora chiusa la situazione, ognuno ha una sua idea ma stiamo provando a costruire qualcosa di inclusivo e conclusivo. La priorità resta il programma”. Quale dovrebbe essere il primo punto del programma elettorale? “Noi vogliamo offrire la possibilità di tavoli sui quali i cittadini vengono ascoltati e, naturalmente, i consiglieri comunali saranno lo strumento attraverso il quale la città viene rappresentata, non scelte non condivise con i consiglieri comunali e questo lo abbiamo sottolineato fin dall’inizio”. La Campania resta ancora in zona rossa anche dopo Pasqua. Ci sono state e ci saranno proteste da parte di commercianti e Partite Iva. Molti hanno già annunciato la riapertura il 7 aprile… “Noi siamo vicini ai commercianti, bisogna mantenere la calma ed evitare manifestazioni di protesta che possono essere destabilizzanti per l’intera comunità. Un’amministrazione che si rispetti deve essere punto di riferimento e al momento questo non si riesce ad avere. Il disorientamento dei commercianti lo comprendiamo ma bisogna evitare azioni di protesta non costruttive ma l’amministrazione, in questo momento, non produce certezze, punti di riferimento, non riesce ad essere riferimento per la città e i cittadini”.