La necessità di diverse tipologie di assistenza per i malati, l’inopportunità di ricoveri in Rsa per pazienti affetti da patologie gravi e la lacuna determinata dalla delibera di Giunta regionale 164/2022, che di fatto fissa a 180 giorni il limite massimo per tutte le terapie riabilitative, senza tener conto delle eccezioni previste in tutte le linee guida nazionali. Questi i principali argomenti trattati durante l’incontro che i delegati del Comitato Diritto alla Cura hanno tenuto con Franco Picarone, presidente della II Commissione regionale Bilancio, ieri a Napoli, nella sede del Consiglio regionale della Campania. Alla riunione erano presenti, oltre al presidente Picarone, il sindaco di Castel San Giorgio Paola Lanzara, e i componenti del Comitato Diritto alla Cura Gerardo Pagano, primo firmatario della proposta di legge, Antonio d’Angiò, medico psichiatra e psicoanalista, Annarita Ruggiero, portavoce del Comitato e referente del progetto sociale #iosononicolo e Lorenzo Latella, segretario generale Cittadinanzattiva Campania.
Sul tavolo della discussione la proposta di legge popolare sul diritto alla cura per i malati con patologie disabilitanti gravi e gravissime di ordine neurologico, psichico e sensoriale, diritto che con le norme attuali viene negato.
“Si tratta – ha spiegato d’Angiò – di norme, come la delibera 164, che ignorano tutte le tipologie di malati, tra cui gli autistici, che hanno bisogno di una terapia costante e disattendono quanto stabilito dalla OMS, che parla di potenzialità di salute senza porre un limite di tempo alle cure”. Gerardo Pagano ha, invece, illustrato la proposta di legge dal punto di vista della sostenibilità economica dimostrando come “i costi non possono essere in nessun modo un ostacolo alla proposta di legge perché le risorse economiche aggiuntive necessarie, a fronte di 11 miliardi di budget, ammontano a soli 5 milioni di euro: è questa infatti la cifra che consentirebbe di curare, o meglio salvare la vita, a chi soffre di queste gravi patologie”. In tutta la regione sono circa 800. Su questo tema, di sua specifica competenza in quanto presidente della Commissione Bilancio, Picarone è stato estremamente chiaro: “La copertura economica – ha detto – è il problema minore perché in qualche modo rientra nell’ambito della spesa sanitaria che non è rigida: l’importante è garantire la miglior cura possibile ai malati”. Il presidente si è anche reso disponibile al confronto e ad appoggiare la legge di iniziativa popolare, anticipando anche la necessità “di una legge quadro in materia di assistenza e disabilità e di studi statistici che potrebbero evidenziare realtà che si scontrano con le previsioni”. Soddisfazione è stata espressa dalla portavoce del Comitato Annarita Ruggiero. “Il presidente Picarone – ha detto a margine dell’incontro – si è dimostrato sensibilissimo alla tematica, con lui si è spaziato dai temi sanitari a quelli sociali e ci siamo trovati pienamente d’accordo sull’obiettivo di rispondere ai bisogni di pazienti che necessitano di cure per tutta la loro vita”. “Oggi – ha aggiunto – è stato compiuto un altro passo avanti su questo percorso di civiltà e umanità”.