di Aniello Palumbo
Grande successo per la lezione spettacolo su Dante Alighieri, ieri mattina al “Teatro Ateneo” dell’Università di Salerno, proposta dal professore Franco Salerno, docente universitario e del Liceo Classico di Sarno, intitolata: “Dante il Cinema della Mente”: «Mi sono rifatto alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino in cui dice che le visioni di Dante si presentano al poeta come proiezioni cinematografiche. Da questa splendida intuizione, è partita la mia rilettura della Commedia alla luce delle tecniche del cinema». Lo spettacolo, organizzato in sinergia con la “Società Dante Alighieri” di Salerno, presieduta dalla professoressa Pina Basile, ha visto alternarsi sul palco tanti artisti che hanno interpretato alcuni canti della Divina Commedia, tratti dal nuovo libro. “Il Labirinto e l’Ordine”, edito da Simone” (editor Susanna Cotena), scritto dal professor Salerno, con la collaborazione di Carmen D’Avino, Paola De Vivo, Giusy Caldarelli, e di Melissa Chantal Salerno, che dà la possibilità di accedere alla fitta trama di significati e all’incredibile molteplicità d’interpretazioni cui si presta il capolavoro di Dante. La professoressa Pina Basile, che presiede la società Dantesca: «Ha lo scopo di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo. E’ rappresentata da 523 comitati in tutto il mondo, di cui 100 in Italia», ha ricordato che «Dante oggi è vivo più che mai», portato i saluti del Rettore Raimondo Pasquino e salutato tutti i dirigenti scolastici e i docenti delle tante scuole intervenute: Liceo Classico di Sarno, Liceo Scientifico di Nocera Inferiore, Liceo Classico di Mercato San Severino, Istituto “Marconi” di Fisciano e i professori universitari presenti, dando ufficialmente inizio allo spettacolo. Mentre sullo schermo scorrevano le slide, coordinate dalla dottoressa Magda De Notariis, della Casa Editrice Simone, coadiuvata dal tecnico Enrico Landi, che illustravano la struttura quadripartitica del libro del professor Salerno, i versi di un altro libro, quello “galeotto” di Paolo e Francesca, venivano interpretati, mirabilmente, dall’attore Salvatore Mazza, che indossava il classico abito di Dante Alighieri. La bravissima Viridiana Myriam Salerno, ha interpretato con grande intensità, un suo scritto creativo che raccontava gli ultimi istanti di vita di Francesca da Rimini, mentre sul palco i danzatori dell’Associazione di danza medievale e rinascimentale “Il Contrapasso”, diretto dalla professoressa Raffaella Lembo, con: Francesco De Simone, Marika Motariello, Giuseppe Iannone, Brunella Di Martino, Rita Ventre e Giovanni Baggetta, in abiti medievali, danzavano sulle musiche tratte dai manoscritti originali del 1400. Come in un film, con i loro corpi creavano dei quadri che trasmutavano le parole in immagini. La colonna sonora è stata affidata al gruppo teatrale, musicale e coreutico de “La Nave dei Folli” con Antonio Annunziata, Ersilia Fiore, Francesca Manzo, Antonio Roccia, Chiara Menna, Gaia Di Donato, Oriana Mancusi, Serena Gaito, Benedetta Gaudino, Cecilia Santaniello; e al Maestro Ugo Maiorano che, con la danzatrice di pizzica, Tania Maiorano, ha eseguito una performance di musica folk, con il suono arcaico e incalzante della tammorra, che accompagnava la musica dei Carmina Burana di Carl Orff. Attraverso il linguaggio del cinema, della musica e della danza è stata data, quindi, una nuova lettura del capolavoro dantesco, partendo dalle immagini rosa-noir del V Canto dell’Inferno, (Paolo e Francesca) e del XIII (Pier delle Vigne), si è continuato con il film giallo di Ugolino, analizzando il mistero di Ugolino: «mangiò e non mangiò i figli?»; per poi arrivare ad una panoramica sul Purgatorio, con dei campi lunghi, zoom e primi, piani spiegati dal professor Salerno, all’incontro tra Dante e Beatrice e al XXXIII Canto del Paradiso, con la rosa sempiterna, e un focus sull’infinito, con la musica finale dell’Haec dies di Bach, interpretata dal gruppo della “Nave dei Folli”, che ha concluso uno spettacolo ricco di suggestioni e denso di emozioni.