“Inzaghi è stato scelto perché crede nel valore del rosa ha la mentalità del vincente, da calciatore ha fatto cose straordinarie, ha la giusta mentalità e semplicità per fare le cose giuste. Sono convinto che faremo bene perché la classifica non rispecchia il valore della squadra”. E’ il presidente Danilo Iervolino a presentare il nuovo tecnico della Salernitana, Filippo Inzaghi. Una sua scelta, nonostante l’orientamento iniziale, a livello strategico, era differente: “Ci eravamo promessi di fare un casting, ci siamo fermati al primo. La prima persona che abbiamo incontrato è stato Inzaghi e lì ci siamo fermati. Abbiamo parlato del potenziale della squadra che magari può avere anche un atteggiamento più speculativo. Abbiamo parlato di bel gioco ma anche dell’importanza di portare a casa il risultato”. Il massimo dirigente granata ha approfittato anche per chiarire alcune cose, a suo modo di vedere, riportate male dalla stampa, più di una volta criticata ed invitata ad essere collaborativa nel corso della conferenza stampa: “È stato detto che abbiamo costruito poco e male, eppure siamo la squadra di un anno fa. Leggo tante cose sulla nostra campagna acquisti. Abbiamo investito 20 milioni per trattenere Dia e Pirola, nessuna media piccola ha investito come noi. Quando si dice che non abbiamo fatto campagna acquisti importanti è una cosa scellerata. Abbiamo voluto trattenere il terzo capocannoniere e il capitano dell’under 21. Già questo è un grandissimo investimento, mai fatto a Salerno in cento anni di storia. Poi abbiamo comprato altri giocatori. La squadra si è rinforzata rispetto all’anno scorso e sfido chiunque a dire il contrario. Non ha il carattere dell’anno scorso ed è evidente che qualche cosa l’abbiamo sbagliata anche noi dall’interno. Siamo la decima squadra per salari in A. Per avere questa squadra ci sarà un sacrificio di altri venti milioni. Nessuno ha investito come noi a Salerno. Siamo al terzo anno di fila in massima serie e sono più che convinto che resteremo in A. Basta però con offese, mortificazione e minacce. Si alle critiche costruttive ma non tollereremo offese. Non possiamo riempire i giornali con interviste fatte ai detrattori. Il mio invito è essere più uniti che mai e a non farci prendere troppo dall’entusiasmo né dalla sfiducia. Ho letto che vogliamo retrocedere per prendere il paracadute: Chiunque abbia buon senso non può dire queste cose. Retrocedere sarebbe un fallimento. Forse non sono il miglior presidente ma ci metto tutto, visione esperienza, cerco di imparare dagli errori ma ci sono cose che mi feriscono e che dobbiamo chiarire. Non sono più un neofita, ma non sono un presuntuoso. Dagli errori stiamo imparando. L’obiettivo è andare in equilibrio finanziario e quando succederà scoppierà la polemica che il presidente non caccia soldi: è per questo che da Salerno scappano via tutti. Sul mercato si è creata qualche aspettativa di troppo sui media. Lotte con i procuratori? Menzogna, l’ho fatto solo con uno e lui mi ha chiesto scusa e chiarito l’errore. Abbiamo fatto pace, sono l’unico presidente che difende i diritti dei procuratori. Abbiamo un rapporto straordinario con i procuratori”. Iervolino ha parlato anche del centro sportivo e della questione stadio: “Le promesse fatte? Il mio entusiasmo ha creato aspettative esagerate. Il progetto stadio, la casa della Salernitana va avanti. Individuato terreni e firmato preliminare. Dobbiamo vedere cosa realizzare e cosa ci permettono di realizzare. Siamo in una fase progettuale, speriamo di avere disco verde, in base al piano regolatore. Se non ci fanno fare un bel progetto, restiamo qui al Mary Rosy. Quando siamo arrivati c’erano campi di patate. Abbiamo investito 500mila euro e abbiamo tre campi idonei per la Serie A. La cosa più importante è il progetto sportivo. Comune e regione hanno fatto una cosa eccellente. Mi sono lamentato pe rla curva nord chiusa ma poi è arrivata la decisione di aprirla. Mi sono lamentato dello stadio perché ci pioveva dentro o per i problemi di ingresso dei disabili e ci sarà lo stadio nuovo. Normale che magari potevamo essere chiamati in causa in quanto utilizzatori dello stadio. Non siamo stati parte integrante, ma avremo un grande stadio e io ringrazio comune e regione. Avremmo potuto dare un contributo ma l’importante è avere un nuovo stadio in due anni. Il Volpe è un sacrificio anche economico ma è un sacrificio da fare per avere un progetto ad ampio respiro”.