di Andrea Pellegrino
Si è discusso ieri mattina dinanzi al collegio del Tribunale del Lavoro, il reclamo presentato dagli ex operai dell’Ideal Standard con la richiesta di un accertamento tecnico preventivo per valutare la vicenda amianto. Ora s’attende il verdetto del collegio (composto dal presidente De Marco, dal giudice relatore Leonetti e da quello a latere Orio) che ieri mattina ha raccolto le richieste dell’avvocato Anna Amantea che segue un gruppo di ex lavoratori che da tempo attendono e sperano in un riconoscimento per l’esposizione all’amianto durante il lavoro. In pratica, il collegio dovrà decidere se concedere una verifica o confermare quanto espresso in prima istanza, chiudendo così il caso. Infatti, precedentemente era stata bocciata dal Tribunale del Lavoro l’istanza di nomina di un consulente. Da qui il reclamo predisposto dai legali che hanno raccolto le testimonianze (alcune riportate durante l’ultimo mese su queste colonne) degli ex dipendenti, incassando anche l’interessamento della Cisl, dell’Adiconsum (che ha presentato un esposto in Procura) ed in ultimo anche della stessa azienda sanitaria locale. I racconti degli ex operai, alcuni di loro richiamati dalla società Sea Park, ha sollevato non poco clamore – ad eccezione del silenzio della politica – in città, scoperchiando così una delle vicende politiche, giudiziarie e sindacali, più oscure degli ultimi anni.
Se il collegio dovesse sostenere la tesi dei lavoratori, si aprirebbe un nuovo scenario, stabilizzando così la verità. Tra l’altro sul caso non mancano gli occhi della Procura della Repubblica pronta a far chiarezza sulla vicenda Ideal Standard, ma anche su quella relativa al Sea Park, ed in particolare per quanto riguarda l’interramento di materiale pericoloso, quindi anche amianto, denunciato dagli ex operai richiamati dalla società che avrebbe dovuto realizzare il parco acquatico a Salerno.