Sei progetti con relativi stanziamenti approvati a due giorni dalla scadenza del mandato. Ci sono anche questi tra gli ultimi provvedimenti a firma di Antonio Squillante e fortemente contestati dai sindacati che ne hanno chiesto la revoca al commissario straordinario, insediatosi all’inizio di questa settimana, Antonio Postiglione.
Come accennato proprio da Cronache nell’edizione di ieri, si tratta di alcune deliberazioni dell’allora direttore generale dell’Asl Salerno, approvate – a quanto pare – in tutta fretta, a 48 ore dalla scadenza del mandato di manager dell’azienda di via Nizza. Così, dopo l’incarico di dirigente del settore Avvocatura che dovrebbe passare “d’ufficio” ad Annamaria Farano, dopo le dimissioni di Ramunni, e dopo il riconoscimento di “primario emerito” a Agostino Aliperta a Sarno, tra le ultime mosse di Antonio Squillante ecco apparire “progetti obiettivo” per un valore complessivo di 242.500 euro. Per la precisione, si tratta di sei atti, ognuno riferito a progetti – retribuiti – che coinvolgono parte del personale dell’Asl Salerno che riceverà un compenso di produzione a seconda della percentuale di raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Nello specifico, si tratta del “progetto obiettivo Attività assistenziale pronto soccorso estivo ex presidio ospedaliero di Agropoli” (per un valore di 50mila euro); del “progetto obiettivo F.c. Affari legali, contabilità generale e programmazione e committenza 2015/2016” (45mila euro); “progetto obiettivo Direzione strategica anno 2015” (25mila euro); “progetto obiettivo F.c. Raccolta ed elaborazione dati 2015” (90mila euro); “progetto obiettivo Sanità animale anno 2015” (20mila euro) e “progetto obiettivo Struttura Avvocatura e Affari generali anno 2015” (12.500 euro).
Antonio Siciliano e Margaret Cittadino della Cgil funzione pubblica, nella loro denuncia inviata a Postiglione, parlano di «affidamento a parte “eletta” dei dipendenti di progetti retribuiti, in una fase in cui le priorità andrebbero decise da un nuovo vertice Asl». Tradotto: provvedimenti ad hoc, approvati in tutta fretta, per favorire una parte di lavoratori, particolarmente vicina all’ex manager.
(man)