L’auditorium non più inteso come costola, ma come centro vitale delle attività del conservatorio “Martucci”. Sembrerebbero queste le premesse di una programmazione, da definire nella prossima settimana in via ufficiale, che la direzione dell’Ente di alta formazione avrebbe in mente per solleticare ulteriormente gli animi di docenti, studenti e pubblico affezionato ormai alle proposte che il conservatorio ha messo in atto nel corso degli anni; solleticare ma anche e soprattutto sollecitare, in questo caso con riferimento preciso al Comune di Salerno, ad una soluzione che possa apparire definitiva per la gestione – ed in particolare per la messa in opera – di un plesso che appare tra i più intriganti dell’attuale offerta culturale di Salerno città ma resta appeso sia fisicamente (accanto al conservatorio) sia moralmente (tra burocrazia ed indecisione perenne da parte degli amministratori). Il presupposto di base che smuoverebbe sia la direzione, sia il consiglio di amministrazione dell’Ente, sia gli studenti – attivamente coinvolti nella programmazione della stagione del prossimo anno accademico, come annunciato più volte proprio dal Direttore del conservatorio Imma Battista – sarebbe quello di una proficua collaborazione e condivisione di progettualità da proporre prima e produrre poi all’interno dell’auditorium. Per programmazione si intende, in questo caso, tutto ciò che il conservatorio è attualmente “costretto” a realizzare all’interno delle aule più grandi del plesso (che poi tanto grandi non sono, così come denunciato proprio durante l’assemblea straordinaria aperta al pubblico che fu trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook “Un auditorium per il Martucci”) o addirittura in altre parti della città: dalle masterclass, con interventi di altissimo livello come già registrato nell’ultimo anno accademico, alle maratone (sia strumentali sia di canto) organizzate e realizzate dai vari dipartimenti dell’ente, agli eventi formativi che consentono ai ragazzi di approcciare al
mondo delle esibizioni con un pubblico esterno sicuramente esperto ed interessato ad un percorso di formazione e valorizzazione degli artisti partecipanti. Così, tra una chiesa e l’altra e tra un’aula e l’altra organizzata alla meno peggio per ospitare eventi di assoluto rilievo culturale ed artistico, la proposta da condividere ufficialmente sarebbe proprio quella di
realizzare un percorso formativo che si basi totalmente sulla possibilità di sfruttare al massimo le potenzialità che l’auditorium “Umberto I” offrirebbe a tutto l’Ente di alta formazione (sia dal punto di vista artistico sia da quello formativo, come già detto) nonché all’intera cittadinanza, che potrebbe usufruire del plesso per assistere a spettacoli, partecipare a workshop o tavole rotonde a tema e tanto altro ancora. Un ulteriore passo da realizzare riguarderebbe, in tal senso, la realizzazione del parcheggio che da un mesetto circa ha preso ufficialmente il via nelle discussioni della giunta comunale e dell’amministrazione: dopo il sopralluogo effettuato dall’assessore comunale alla mobilità, Mimmo De Maio, accompagnato dal consigliere comunale Massimiliano Natella e da una delegazione della consulta studentesca del Martucci (attivissima sia sul fronte auditorium sia su quello dei parcheggi, considerando gli ingenti danni subìti alle proprie automobili da parte di ignoti nel corso degli anni) resterebbe da capire quale sia l’iter da attivare ufficialmente per l’attivazione di un servizio fondamentale per servire sia i conservatoriali sia gli ospiti e gli spettatori delle varie iniziative che si realizzeranno all’interno dell’auditorium. Un percorso avviato, che potrebbe tradursi a breve in attività, sempre se si desse la possibilità al conservatorio di “far cambiare musica”