di Erika Noschese
“Questo non è un addio, è solo un arrivederci”. Sono le parole di un amico di Luigi Ferruzzi, il 22enne che ha perso la vita venerdì pomeriggio mentre era a bordo della sua moto sul lungomare Marconi. Tra rombi di motore, fumogeni granata e palloncini bianchi, un lungo applauso ha accolto il feretro del giovane. Mamma Silvana, tifossissima della Salernitana, non si è mai staccata, fino alla fine ha accompagnato il figlio, accanto alla fidanzata Alessia e ai parenti e amici che hanno voluto salutare per l’ultima volta quel ragazzo, ucciso dalla sua più grande passione. A celebrare la messa don Ciro Torre che ha più volte ricordato la gentilezza e la generosità di quel giovane che gestiva un bar a Pastena, amato e benvoluto da tutti. “La cattiva notizia è che il tempo vola, la buona che sei tu il pilota”, si legge su uno striscione esposto dagli amici proprio di fronte la chiesa di Gesù Redentore dove sono stati celebrati i funerali: la bara è arrivata in anticipo di 15 minuti, portata dagli amici di sempre, distrutti dal dolore per quella tragedia che non avrà mai risposte. E proprio don Ciro ha infatti ricordato che “pur ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente non si darà una risposta a quel dolore”. “Per questo dolore che strazia il cuore di chi resta, per la nostra impossibilità a dare un senso a questa morte – ha detto don Ciro – Luigi era un ragazzo sensibile, educato e rispettoso e noi lo porteremo sempre nei nostri cuori”. Poco prima dell’inizio dei funerali, il sacerdote si è avvicinato alla mamma per provare a darle conforto. “Vorremmo dirti grazie per il tempo che ci hai donato, grazie per la timidezza del tuo sguardo, grazie per l’amore che hai donato a noi, ai tuoi cari; grazie per il tuo lavoro, la tua pazienza. Ci mancherai, Luigi ma vivrai in noi, in tua mamma e nella tua fidanzata – ha detto ancora il sacerdote – Ti ringraziamo perché ci darai il coraggio di andare avanti”. Don Ciro ha più volte espresso parole di ammirazione per Luigi: “Abbiamo perso una persona cara, rispettosa. Vale la pena di conoscere ma la ricostruzione dell’accaduto non servirà a farci stare meglio, il potere della morte e della grazia che ci porta a guardare con speranza a questo futuro. Sembra che la morte voglia primeggiare ma il Signore ci ricorda che la vita è sempre più forte della morte. Da oggi Luigi è diversamente vivo, vive in ognuno di noi, nella mamma, il padre e la fidanzata”. Don Ciro ha poi rivolto un appello: in quelle che vengono definite scatole di latte e plastica ci sono esseri umani. “Serve prudenza, consapevolezza e non deve mai mancare perché non si può celebrare la morte di un ragazzo di soli 22 anni, è quasi innaturale”. Le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente Saranno le indagini a fare chiarezza su quanto accaduto venerdì sera sul lungomare Marconi. Di fatti, è stata aperta una inchiesta condotta dal pm Minerva. Alla guida della Renault Twingo ci sarebbe stato un dipendente di Salerno Mobilità che prima dell’impatto stava svoltando per entrare nell’area dove c’è una postazione della società che gestisce i parcheggi nel comune. Sotto shock per diverse ore, l’uomo dovrebbe essere ascoltato in queste ore per provare a chiarire alcuni aspetti e procedere alla ricostruzione dei fatti.