di Andrea Pellegrino
Il fermento politico a Palazzo di Città, e non, è elevato. Dalla maggioranza fino agli enti partecipati e controllati si cercano nuovi equilibri e riposizionamenti. Le prime dimissioni sarebbero state richieste a Gerardo Calabrese, l’ex assessore all’ambiente, oggi alla guida del Cgs (la società satellite dell’Asi). Ufficialmente al centro ci sarebbero “questioni politiche” legate alla sua nuova appartenenza al Mdp che anche al Comune di Salerno (attraverso il gruppo consiliare), schieramento attualmente polemico nei confronti dell’amministrazione comunale. L’invito alle dimissioni sarebbe arrivato direttamente dai vertici dell’Asi e sostenuto anche da una parte dell’establishment deluchiano. Ufficiosamente ci sarebbero state divergenze in merito a nomine e ridimensionamenti interni al Cgs non avvenuti. Al suo posto vorrebbero piazzare Pasquale Cirino ma al momento Calabrese resiste e respinge l’invito. Non va meglio a Palazzo di Città, dove diverse forze politiche hanno già chiesto una revisione della giunta, ad appena un anno dall’insediamento. La richiesta ufficiale è arrivata da Pietro Stasi che ha sfiduciato il suo assessore di riferimento. E con molta probabilità, secondo indiscrezioni, il caso Falcone potrebbe essere affrontato già durante questa settimana. Poi c’è il gruppo che fa riferimento a Michele Ragosta che sul tavolo ha già calato diverse richieste, a partire da una revisione del Puc. Ancora “Campania Libera” che scalpita, soprattutto attraverso Corrado Naddeo che ha annunciato sue iniziative durante il prossimo vertice di maggioranza.