Guerra tra tassisti in città, il servizio radio taxi una “lobby” - Le Cronache
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Guerra tra tassisti in città, il servizio radio taxi una “lobby”

Guerra tra tassisti in città, il servizio radio taxi una “lobby”

Erika Noschese

Guerra tra tassisti a Salerno. A finire nell’occhio del ciclone, stavolta, la cooperativa La Cotasa che gestisce il servizio radio taxi in città, una sorta di lobby che impedirebbe l’accesso ai singoli tassisti. A far scatenare le polemiche le recenti dichiarazioni dell’assessore Dario Loffredo circa la necessità di aumentare il numero di licenze oltre a varie novità regolamentari che si sono scontrate con il disappunto di Walter Angrisani, tassista della zona che ormai da tempo tenta di entrare nel circolo chiuso delle radio taxi. Ad avanzare la richiesta di aumentare il numero delle licenze sarebbe stata proprio una rappresentanza di tassisti appartenenti alla cooperativa che avrebbero chiesto l’ampliamento del servizio radio taxi. «Io sono l’artefice di alcuni ricorsi amministrativi e denunce varie perchè il servizio radio taxi è stato appannaggio di questa cooperativa di cui fanno parte circa 26 persone su 40 tassisti da circa 20 anni”, ha dichiarato Angrisani, secondo cui quello del radio taxi sarebbe il numero più conosciuto e che ormai da 20 anni preme per l’esclusione dei singoli operatori perchè la cooperativa gestiva in maniera del tutto autonoma questi servizi, creando una situazione di concorrenza sleale che ha portato ad una serie di ricorsi perchè «usufruiscono della pubblicità di un numero a cui rispondevano solo loro mentre a me, che sono un singolo tassista, la pubblicità a mezzo stampa o a mezzo internet è assolutamente vietata», ha spiegato ancora Walter Angrisani, secondo cui proprio a seguito di una serie di ricorsi il Comune avrebbe stilato il nuovo regolamento senza tenere in considerazione gli operatori non appartenenti alla cooperativa. Una situazione, questa, già di per sé complessa, aggravata poi dalla mancanza di taxi in orari notturni, soprattutto a piazza Ferrovia, poiché assente una procedura di sostituzione o cambio turno, come più volte segnalato agli organi competenti senza alcuna risposta. «Questa situazione è dettata anche da fattori di interesse perchè l’assessore ha affermato che il rappresentante dei tassisti ha chiesto un aumento delle licenze ma questa rappresentanza di tassisti, tra le altre cose, ha dei vantaggi perchè hanno sostituti alla guida ed in caso di concorso hanno un punteggio maggiore», ha poi aggiunto Angrisani che non risparmia accuse a Loffredo. Sono circa 10 gli operatori dotati di regolare licenza che lavorano al 50% delle loro possibilità e «l’assessore ha impiegato 20 anni per capire che i taxi dovevano essere tutti abilitati a radio taxi e che sono troppo pochi. Per l’assessore esiste solo la cooperativa mentre noi non siamo stati mai presi in considerazione e non siamo stati interpellati neanche per questo regolamento». Dunque, secondo il nuovo regolamento, tutti gli operatori dotati di regolare licenza dovrebbero presto entrare a far parte del servizio radio taxi, ma al momento non sembra esserci nulla di ufficiale. «Secondo me dovrebbe esserci una commissione consultiva comunale per gestire tutte le difficoltà di noi operatori», ha poi proposto Angrisani.