di Andrea Pellegrino
Enzo Napoli è preoccupato. Le elezioni provinciali rischiano davvero di minare il suo percorso politico ed amministrativo. Soprattutto ora che il malcontento interno ed esterno aumenta giorno dopo giorno. E a Palazzo di Città pare che non si faccia nulla per tenere unita la maggioranza. I casi Criscuolo (nominato nel comitato di gestione dell’Autorità Portuale) e Ferrazzano (a capo del Consorzio aeroportuale) hanno accesso ancora di più il clima all’interno della maggioranza consiliare. Napoli ha fissato a quindici la soglia sotto la quale non dovrà scendere. Già così perderebbe quattro consiglieri comunale per strada. Sotto questa soglia il caso politico inesorabilimente scoppierà. Attenzione massima, dunque, ai franchi tiratori. Ufficialmente il no alla candidatura di Enzo Napoli è arrivato nel corso dell’ultimo vertice di maggioranza solo dai consiglieri comunali Sara Petrone ed Ermanno Guerra. Ma nelle stanze i numeri dei dissidenti sono molto più alti. A partire dal “gruppo Fiore” (che conta due consiglieri comunali, forse anche tre) pronto a sostenere le indicazioni del consigliere regionale – e presidente dell’Asis – Nello, ispiratore della lista “Cittadini per la provincia” composta da Scelta Civica. Naturalmente sempre a supporto di Giuseppe Canfora presidente. A quanto pare voti dall’assise del capoluogo dovrebbero uscire per il sindaco di Angri Cosimo Ferraioli. Ieri, intanto, si è visto anche il sindaco di Cava de’ Tirreni Enzo Servalli girare intorno – in compagnia di un consigliere regionale – a Palazzo di Città. Anche il primo cittadino metelliano vorrebbe almeno un voto di Salerno città. Più probabile che il suo nome esca tra le fila del gruppo socialista. Antonio Cammarota, invece, consigliere d’opposizione e già consigliere provinciale (quando venivano scelti dai cittadini) ha annunciato che non si recherà alle urne domenica a Palazzo Sant’Agostino. Acque agitate, invece, all’interno dei Moderati. Stasi non avrebbe sciolto ancora la riserva, mentre il collega Gallo forse sarà ancora in viaggio di nozze. Indiscrezioni però, parlano di una rottura tra Gallo ed il segretario provinciale dell’Udc Luigi Cobellis. Quest’ultimo, inoltre, dovrebbe abbandonare De Mita per abbracciare Alfano e spuntare un assessorato regionale (o la riconferma di Matera) a Palazzo Santa Lucia. I Verdi, invece, saranno con Antonio Anastasio, seppur la lista contempli Antonio Carbonaro, consigliere comunale di Salerno che dovrà pur autovotarsi per non uscire a zero voti. Campania Libera il gruppo più dubbioso. Non tutti, infatti, potrebbero sostenere la candidatura di Enzo Napoli. I dissidi sono sempre più accesi tra il primo cittadino ed i componenti del gruppo consiliare rimasto a bocca asciutta sia per quanto riguarda il governo che il sottogoverno. Più che una elezione provinciale, dunque, all’orizzonte si prevede una nuova e vera e propria prova di forza.