di Andrea Bignardi
È crisi anche per il settore balneare: le condizioni climatiche non hanno infatti ancora consentito l’apertura a pieno regime degli stabilimenti, se non in casi molto rari. Il presidente della sezione salernitana del Sindacato Italiano Balneari Alfonso Amoroso non usa mezzi termini. “Un maggio peggiore non l’abbiamo mai visto – commenta – E l’inizio di giugno non sembra promettere bene”. Il calo, secondo il numero uno del sindacato balneare salernitano e proprietario del centro turistico Green Park di Pontecagnano, è stato drastico: in particolare rispetto all’anno precedente la riduzione media del volume d’affari del settore sarebbe di oltre il 90%. La volatilità dell’economia legata al mare, che dipende inevitabilmente dal clima, non consente inoltre di recuperare quanto perduto. “Il nostro core business è rappresentato dal cliente giornaliero che rappresenta ciò che realmente ci consente di mandare avanti l’attività e di renderla redditizia – afferma invece Antonella Di Stasio, direttrice del Lido Sea Garden di Salerno – In genere a Maggio, seppur non sempre per l’intero mese, il nostro stabilimento iniziava ad essere frequentato”. I capricci del clima non avrebbero soltanto condotto a una riduzione della clientela congiunturale ma anche ad un effetto negativo che si ripercuoterà sull’intera stagione balneare. “Con le incertezze meteorologiche – aggiunge la Di Stasio – I clienti sono molto più restii rispetto agli altri anni anche nell’acquistare i tesserini stagionali. Infatti finquando la situazione meteo non si stabilizzerà molti frequentatori del nostro lido tenderanno a non fissare prenotazioni per i periodi successivi”. Si spera, dunque, in un semplice slittamento della stagione balneare, magari confidando in un mese di Settembre che, soprattutto negli ultimi anni, ha spesso regalato condizioni climatiche ben più estive che autunnali. “Questo è solo un auspicio – aggiunge il presidente Amoruso – che però spesso lascia il tempo che trova. Infatti è difficile che con l’autunno alle porte i clienti recuperino le giornate perdute in avvio di stagione. Temo che purtroppo quanto perduto nelle ultime settimane difficilmente verrà recuperato dagli operatori del settore”. Qualche speranza in più potrà esserci soltanto per la Costiera Amalfitana, che da un lato ha subito danni maggiori in quanto le strutture balneari sono state come di consueto già pienamente operative sin da Pasqua, dall’altro invece potrà contare sui vantaggi della destagionalizzazione dei flussi turistici.