Gli ambulanti: “Ho detto no ad una fiera a Roma per Salerno, ora sono rimasto a mani vuote” - Le Cronache
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Gli ambulanti: “Ho detto no ad una fiera a Roma per Salerno, ora sono rimasto a mani vuote”

Gli ambulanti: “Ho detto no ad una fiera a Roma per  Salerno, ora sono rimasto a mani vuote”

di Monica De Santis

Sono state ben 114 le domande pervenute alla Confesercenti per partecipare all’Antica Fiera di San Matteo. Tra cui domande per lo street food internazionale… “Si erano prenotati i banchi dell’Argentina, la Spagna, la Germania, il Brasile, il Marocco, il Belgio, tutte strutture che arrivano dall’ Anva Nazionale, poi prodotti tipici del Cilento, dell’Irpinia, prodotti tipici Calabresi, Siciliani e Pugliesi, tanti artigiani, le ceramiche, i banchi di torrone e caramelle, le paninoteche tra cui due salernitane proponenti la milza, giocattoli, etnico e tanto altro, avremmo dato colore, gusto, sapori, divertimento, luce, gioia e sorrisi ai tanti che sarebbero venuti a visitare la fiera”. Dicono dall’Anva Confesercenti, mentre due degli espositori che si erano prenotati hanno commentato con grande rammarico il rifiuto del Comune… “Sono un ambulante creativo, un artigiano della lavorazione del cuoio, realizzo borse, cinture, bracciali e molto altro. – racconta il signor Giuseppe Pinto – Per partecipare a Salerno ho rifiutato una fiera a Roma, ora mi ritrovo senza lavorare. Non riesco a capire come un Amministrazione non riesca a capire i nostri problemi che stiamo vivendo, prima con la pandemia e poi con la crisi economica dovuta per la guerra, così ci stanno portando a scomparire. Sono rimasto incredulo su tutta la vicenda, penso che degli amministratori buoni dopo questa vicenda avrebbero dato le dimissioni. Un altra festa che salta un altra tradizione distrutta”.

Anche il signor Aniello De Maio non nasconde la sua rabbia per la decisione del Comune… “Vendo zucchero filato, pop corn, articoli tutti dedicati alle feste, articoli con cui porto il pane a casa, sono di Salerno ma per lavorare devo andare via da questa città, per poi vedere abusivi provenienti da tutte le parti della regione a vendere sul lungomare. Sono profondamente deluso, un’altra tradizione salernitana che si sta facendo morire”.