SCAFATI. La rincorsa della Givova Scafati si èfermata a Ferentino. La buona prova di squadra e le prestazioni positive di gran parte degli iscritti a referto non sono state sufficienti per uscire a braccia protese dal PalaPonteGrande nella ventiduesima giornata del campionato di serie A2. Gli atleti locali sono stati bravi, fortunati e determinati nelle fasi decisive dell’incontro, facendo leva sui propri uomini chiave (Raymond e Musso) e cosìritrovando quella vittoria che mancava da tanto tempo. La Givova Scafati, dal canto suo, ha abbandonato il parquet a testa alta, con la coscienza pulita e la consapevolezza di aver messo piùvolte in seria difficoltàla squadra di casa, tenendo a lungo in mano le redini del match. Peccato solo per qualche colpo a vuoto nella fase centrale dell’ultima frazione, che alla fine ha pregiudicato il risultato, ma non la prestazione del team, che ha confermato i passi avanti mostrati nell’intrapreso percorso di crescita e maturazione. Questo il commento di coach Giovanni Perdichizzi: «Sapevamo che sarebbe stata una gara dura e difficile e cosìèstata. Abbiamo condotto per lunghi tratti, ma Ferentino ha vinto meritatamente, grazie ad individualitàche alla fine sono emerse, in particolare Musso, che ha realizzato canestri importanti nel nostro miglior momento. In buona sostanza, sono stati gli episodi a decidere una sfida che èstata agonisticamente e fisicamente dura e nella quale si è faticato molto a comprendere il metro arbitrale. Sia noi che Ferentino abbiamo giocato con grande energia. Nel finale ci èmancata peròla zampata vincente, abbiamo sbagliato alcune scelte, mentre Ferentino ha messo canestri importanti con Musso, oltre al lavoro duro di Radic e Gigli sotto le plance, che hanno caricato di falli i nostri lunghi. Non possiamo pensare di vincere tutte le partite, peròl’atteggiamento mi èpiaciuto. Dobbiamo migliorare tante piccole cose, ma anche nella sconfitta ho avuto la sensazione che siamo sulla strada giusta per conquistare la salvezza e per risalire la classifica. Mancano ancora otto giornate e una ministriscia di vittorie potrebbe consentirci di avvicinare qualche squadra che ci precede in classifica. Non perdiamo fiducia, ma cerchiamo energia dagli errori commessi nel finale in attacco e da li ripartiamo».
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