Giovanni Guzzo: «Ai cittadini libertà di voto, sì al terzo mandato per sindaci e il presidente» - Le Cronache
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Giovanni Guzzo: «Ai cittadini libertà di voto, sì al terzo mandato per sindaci e il presidente»

Giovanni Guzzo: «Ai cittadini libertà di voto, sì al terzo mandato per sindaci e il presidente»

di Erika Noschese
Sì al terzo mandato per sindaci e per i presidenti di Regione. A dirsi favorevole il vice presidente della Provincia di Salerno che oggi cerca la riconferma a Palazzo Sant’Agostino in quota Pd.
Consigliere Guzzo, si torna al voto il 20 dicembre. Ultime elezioni con la legge Delrio, qual è il suo bilancio rispetto a questa esperienza?
«Sono stati anni di grande impegno e di attività intensa, svolti con passione, concretezza e responsabilità. Ci ho messo sempre la faccia, in prima persona. Abbiamo provato a costruire, con i pochi mezzi a disposizione, la nostra idea di Provincia. Sono stati anni che mi hanno permesso di conoscere in profondità questa nostra meravigliosa terra e mi hanno arricchito umanamente. Amministrare la Provincia da vicepresidente è un privilegio. Ora guardo al futuro con entusiasmo e la voglia di continuare il cammino intrapreso».
Regionali 2026, favorevole o contrario al terzo mandato per il presidente De Luca?
«Sono sempre favorevole a lasciare ai cittadini la libertà di decidere quindi sono favorevole a eliminare il limite dei due mandati, sia per i sindaci che per i presidenti di Regione. Mantenerlo significa limitare l’elettorato attivo, i cittadini elettori devono poter scegliere liberamente da chi farsi amministrare, ma anche l’elettorato passivo perché si rischia di sbarrare la strada ad amministratori che hanno dimostrato di essere capaci. È un argomento che va affrontato con buonsenso e pragmatismo senza farne questioni di principio».
Cerca la riconferma a Palazzo Sant’Agostino?
«Ho voglia di proseguire il cammino intrapreso, sicuro di poter continuare ad offrire passione e impegno e di mettere la mia esperienza al servizio della nostra provincia, che è unica».
Lei si sta impegnando per le comunità energetiche rinnovabili a trazione pubblica. Quali sono i benefici per la comunità?
«La politica deve ascoltare le necessità di cittadini, imprese, territori e comunità e deve essere capace di mettersi in gioco. La questione energetica è diventata un elemento in più per creare valore economico sul territorio, non possiamo ignorarlo ma dobbiamo orientare le scelte politiche nella direzione indicata dallo spirito del tempo. L’argomento delle Cer ha la mia attenzione perchè si parla di transizione energetica non solo legata al tema ambientale ma, contestualmente, si affronta il tema della disoccupazione e dello spopolamento soprattutto delle aree interne. Sono occasioni di risparmio in termini di consumi ma ciò che va sottolineato è che sono soprattutto occasioni di sviluppo con benefici economici, sociali e ambientali sui territori».
Aree interne, come contrastare lo spopolamento?
«Il tema dello spopolamento va affrontato con coraggio, pragmatismo e collaborazione per poter programmare azioni concrete. Tra le principali cause della desertificazione sociale delle aree interne ci sono il calo di natalità, la mancanza di lavoro e l’emigrazione giovanile. Penso sia cruciale parlare innanzitutto di fiscalità di vantaggio; bisogna sostenere con forza la promozione dei nostri territori così che possano esprimere al meglio il loro potenziale di attrattività; e sono necessarie politiche mirate al patrimonio umano, come i giovani che rientrano, magari dopo il percorso universitario, e portano nuove competenze.
Il lavoro da fare è tanto, ribadisco il mio impegno affinché la nostra terra sia sempre più un luogo di opportunità, per chi vuole restare e per chi vuole tornare».
Il 2024 dovrebbe essere l’anno del ritorno al voto, la parola passa nuovamente ai cittadini. Un fallimento la legge Delrio…
«Il mio auspicio è che si faccia presto con la riforma, perché la legge Delrio va necessariamente superata, e che il nostro Ente sia messo sempre più nelle condizioni di poter portare a casa risultati per il benessere dei cittadini. E a loro va ridata la libertà di decidere da chi farsi amministrare».
A livello provinciale tante sono le difficoltà che caratterizzano Salerno. Scuole, strade solo per citarne alcuni. Un ente che non ha possibilità economica. Come se secondo lei bassa il problema?
«Si progetta e si guarda con attenzione ai bandi regionali e nazionali, ci si adopera per fare bene col poco che si ha a disposizione.
La provincia di Salerno al pari delle altre Province vive enormi difficoltà perché le risorse non sono adeguate alle enormi responsabilità a cui è chiamato l’Ente.
Il nostro impegno è costante, cerchiamo di dare risposte concrete ai cittadini e ai territori. Siamo chiamati ad assicurare servizi essenziali come scuole e strade. E vorrei che fossimo messi nelle condizioni di poterli onorare al meglio».
Deluso dal Psi, ha aderito al Pd. È il partito che oggi la rappresenta? Cosa ne pensa della segretaria Elly Schlein?
«Il Pd è un grande partito con una comunità viva che chiede una proposta politica forte e alternativa alla destra. Sono un amministratore che vive il territorio e sta a contatto con la gente quotidianamente, sono concentrato sul valore prezioso delle persone e delle nostre comunità. Voglio dare risposte concrete ai cittadini che incontro ogni giorno».