Giovanni Coscia: Sì al terzo mandato a De Luca, serve continuità - Le Cronache
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Giovanni Coscia: Sì al terzo mandato a De Luca, serve continuità

Giovanni Coscia: Sì al terzo mandato a De Luca, serve continuità

di Erika Noschese
Assunzione di responsabilità vere per contribuire, in maniera unita, ad un fattivo rilancio del Partito Democratico. Questo l’appello di Giovanni Coscia, dirigente del Pd per la provincia di Salerno che, tra le altre cose, si dichiara favorevole al terzo mandato per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Giovanni Coscia, il Pd vive ora una nuova fase. Si riparte con Elly Schlein e ci sono le prime prove di unità. Qual è il suo punto di vista?
«Io penso che dopo la chiusura della fase congressuale nazionale, sia giunto il momento dell’assunzione delle responsabilità vere, non solo a parole, da parte di tutti e tutti insieme si possa dare un contributo di impegno e collaborazione affinché il Partito Democratico, diventi concretamente un partito vivo ed unito, capace di ascoltare le esigenze delle persone e di essere chiaro nel fare proposte ed indicare soluzioni unitarie. Il nuovo corso che ha proclamato Elly Schlein a Segretario Nazionale e Stefano Bonaccini a Presidente dell’Assemblea Nazionale, deve rilanciare la nostra comunità democratica a tutti i livelli. Questo è il tempo di unire, come ha ben detto Bonaccini all’Assemblea del 12 marzo scorso, non ci possono essere altre magliette che quelle del Pd. Ci aspetta un percorso lungo, faticoso, non facile, ma sappiamo qual è l’obiettivo comune, costruire, insieme, una alternativa a questa destra, che oltre ai demagogici proclami di “fratellanza e patriottismo”, dimostra di essere inadeguata ed anche pericolosa».
Amministrative, nei comuni chiamati al voto il Partito Democratico sembra avere le idee chiare. La vittoria non è così scontata ma la coalizione di centrosinistra è già al lavoro…
«Il Partito Democratico è sempre in costante interlocuzione con gli amministratori e con i territori della nostra provincia, abbiamo fatto bene in questi anni, tenuto conto che governiamo la maggioranza dei comuni salernitani e per quanto riguarda le prossime scadenze elettorali per le amministrative in provincia di Salerno, stiamo lavorando per individuare le proposte più adeguate alle comunità che andranno al voto. Niente sarà dato per scontato, anzi, credo che l’attività amministrativa debba essere ulteriormente supportata da un partito sempre più attento alle esigenze dei cittadini e nel contempo, i buoni risultati raggiunti nel governo di tante amministrazioni locali, debbano, sempre più, caratterizzare e rendere riconoscibile la concreta azione politica del Partito Democratico».
Caso tesseramenti in Campania, a che punto siamo?
«Finalmente, si è conclusa questa lunga ed estenuante fase congressuale, che comunque ha visto la partecipazione e la passione di centinaia di migliaia di persone per la scelta del nuovo Segretario Nazionale ed ha confermato Salerno, tra le provincie più democratiche d’Italia, con oltre 4.800 tesserati, con una crescita fisiologica, avvenuta nell’ultimo triennio ed il coinvolgimento di tanti militanti che credono nella idea di un Partito Democratico finalmente unito e compatto nella sua azione, capace di essere comprensibile alle persone che incontriamo tutti i giorni ed in grado di valorizzare coloro che si impegnano seriamente sui territori».
Terzo mandato, favorevole o contrario e perché?
«Sono stato amministratore comunale e provinciale e conosco i processi ed i tempi che occorrono per realizzare programmi amministrativi seri ed incisivi, ai vari livelli territoriali. Nel caso specifico delle Regioni, che hanno strutture amministrative elefantiache, solo per la messa a punto dell’apparato burocratico, è necessario almeno un mandato. Non ne parliamo poi se si ereditano situazioni di stallo e di inefficienza, come quelle ereditate da De Luca, quando è stato eletto nel 2015 alla guida della Campania. Quasi otto anni fa, si è dovuti partire da sottozero, tra l’altro, con una situazione economica/finanziaria disastrosa, con interi settori lasciati allo sbando, senza programmazione e senza investimenti (l’ambiente, il trasporto pubblico, la sanità, lo sviluppo turistico e culturale) – tanto per citarne qualcuno. È sotto gli occhi di tutti il cambio di passo che ha avuto la Campania con l’amministrazione De Luca, ed i risultati conseguiti sono il frutto di una attenzione e di un lavoro costante e quotidiano sugli obiettivi da realizzare. Qui non si tratta di una questione del numero di mandati da poter fare, si tratta di avere capacità di programmare e poi di realizzare quello che si programma, cioè si tratta di avere capacità di amministrare “processi” che incidono sulla vita di milioni di cittadini. Probabilmente, chi pensa di “poter fare un giro sulla giostra” ne fa una questione una mera di numero di mandati, del resto, per combinare disastri, ne basta anche uno solo di mandato. Infine, aldilà dei rilievi normativi, anche di livello costituzionale, sulla possibilità di poter essere ricandidati, io credo che debbano essere i cittadini a poter/dover scegliere da chi essere amministrati. Il blocco dei mandati o c’è per tutti o per nessuno. Oggi invece vale solo per le cariche elettive dove voti la persona, e siamo al paradosso che gli amministratori degli enti locali e territoriali non possono andare oltre i dieci anni di governo, mentre al Parlamento si può essere deputati o senatori, praticamente a vita».
La provincia di Salerno ha dimostrato grande unità attorno al nome di Bonaccini. Questo conferma l’importante lavoro che gli amministratori locali stanno facendo sul territorio.
«Credo che gli iscritti ed i simpatizzanti del Partito Democratico della Provincia di Salerno, abbiano apprezzato ed apprezzino le qualità di Stefano Bonaccini, che a mio parere coniuga una visione politica reale ad una riconosciuta capacità amministrativa e queste qualità dovranno costiuire patrimonio del nuovo corso del Pd. Occorre sottolineare che è stato premiato anche l’incessante lavoro svolto, su tutto il territorio provinciale, dall’on. Piero De Luca, al quale Bonaccini aveva affidato il compito di coordinare le iniziative politiche e il programma sul Mezzogiorno».
Congresso regionale, Rosetta D’Amelio potrebbe essere secondo lei la figura giusta?
«La candidatura unitaria di Rosetta D’Amelio rappresenta un importante scelta, compiuta in maniera condivisa, da tutti i riferimenti del PD campano. La sua autorevolezza e generosità hanno consentito di trovare l’unità tra le due mozioni nazionali in campo. Questo certamente fa bene al Partito Democratico nazionale e campano. Una personalità di equilibrio che potrà essere garante delle istanze del territorio e di un nuovo percorso di piena condivisione, nel rispetto delle diverse sensibilità, che sono ricchezza per tutta comunità democratica».