Oggi, alle ore 10 nell’ Auditorium del Liceo Scientifico “F.Severi”, Maurizio Cambi e Giovanni Battista Rimentano introdurranno gli studenti di nove licei di Salerno e Cava de’ Tirreni
Di OLGA CHIEFFI
Oggi, alle ore 10, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “F.Severi” di Salerno, si terrà il penultimo appuntamento del progetto Tradizione e contemporaneità. Letture filosofiche, realizzato in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell’Università, la Società Filosofica Italiana, la cui sezione salernitana è presieduta da Giuseppe Cacciatore, e nove Licei di Salerno e provincia, oltre che con il supporto tecnico di ArtiLab. Il progetto, al quale prenderà parte un folto numero di studenti liceali, si basa su un’esperienza di lettura dei testi, condotta in ambito scolastico dal docente e poi oggetto di approfondimento in un incontro conclusivo alla presenza di due esperti che introducono il dibattito. L’iniziativa intende promuovere un più stretto raccordo tra scuola e università, sia in ordine alle esigenze di formazione degli insegnanti, che devono trovare nell’ università il principale interlocutore scientifico ed istituzionale, sia per quanto riguarda l’orientamento agli studi filosofici, favorendo un’esperienza diretta del pensiero e del linguaggio filosofici proposta attraverso forme di didattica innovative. L’incontro cui parteciperanno Rosa Annunziata (Liceo “Regina Margherita”), Ugo Concilio (Liceo “Da Vinci”), Mariagrazia Crapis (Liceo “Tasso”), Giuseppina Di Stasi (Liceo "Tasso"), Katia Grisi (Liceo “Da Vinci”), Loredana Inghilleri (Liceo “De Sanctis”), Beatrice Sica (Liceo “Da Procida”) sarà coordinato da Enrico Nuzzo, ha per tema la lettura del suggestivo dialogo di Giordano Bruno “Cabala del cavallo pegaseo”, che rappresenta l’amaro congedo dal progetto di una riforma universale di “ringiovanimento del mondo” celebrata nel celebre “Spaccio de la bestia trionfante”. Nella sottolineatura delle capacità creative e manipolative dell’uomo, il dialogo – analizzato da Maurizio Cambi (Università di Salerno) e Giovanni Battista Rimentano (Liceo Severi) – rappresenta un momento cruciale nella evoluzione del pensiero del nolano, mostrandone anche la possibile attualità, ad esempio nel campo delle neuroscienze. Opera breve ma straordinariamente densa, la Cabala del cavallo pegaseo è il quinto dei sei dialoghi composti da Bruno tra il 1584 e il 1585, durante il suo soggiorno inglese. In essa si intrecciano temi di grande rilievo teorico: la satira, aspra e sostenuta da puntuali riferimenti al testo biblico, nei confronti della “santa asinità” cristiana; la critica di alcuni aspetti della filosofia antica; l’insistenza su una concezione dell’uomo e della natura che capovolge in maniera radicale la visione umanistica; l’idea della trasmigrazione delle anime. Ma la vera protagonista del dialogo, stigmatizzata con toni ora ironici ora violenti, è l’ignoranza, che nelle sue molteplici forme – da quella religiosa a quella filosofica – rappresenta il più pericoloso nemico del pensare e dell’agire umani e, dunque, l’obiettivo ultimo dell’invettiva bruniana