CAVA DE’ TIRRENI. Già sono molte le donne in attesa che da Cava hanno preannunciato che si rivolgeranno al reparto di ginecologia dell’Umberto I di Nocera Inferiore con la chiusra dell’ostetricia del Santa maria dell’Olmo. E così, a Cava non si nascerà più ma di fatto si rischia che gli 800 parti che si registravano nella struttura metelliana vadano a gravare sugli ospedali limitriofi di Salerno e soprattutto quello di Nocera Inferiore (dotato anche della terapia intensiva neonatale).
I sanitari nocerini sono già sul piede di guerra. Esausti già per i carichi di lavoro normi, pur non avendo avuto riforzi di personale, dovranno far fronte all’ondata di donne in attesa che prima si rivolgevano al Santa Maria dell’Olmo e che ora non hanno più a chi rivolgersi se non a Nocera o a Salerno. In questo modo, oltre a penalizzare Cava de’ tirreni e la Costiera si rischia di paralizzare anche l’IUmberto I di Nocera: un doppio colpo da maestri!
Questa mattina, intanto, sulla questione ospedale di Cava, il parlamentareEdmondo Cirielli terrà alle 11 una conferenza stampa al Comune.
Intanto, nelle scorse ore, il gruppo consiliare Cava civile ha espresso il suom appoggio al sindaco Vincenzo servalli su ogni inziativa che vorrà intraprendere per scongiurare lo smantellamento del Santa maria dell’Olmo. «Il gruppo consiliare “Cava Civile” esprime solidarietà e pieno sostegno al Sindaco e per qualunque azione egli intenda porre in essere a tutela della salute di tutti i cittadini cavesi ed in particolare per la salvaguardia dell’Ospedale cittadino scrive in una nota Cav a Civile-. La legge ordinaria 161/2014, che applica una direttiva comunitaria del 2003, ha messo seriamente a rischio il funziomento dell’ospedale e non solo di quello cavese. Appunto per questo il Direttore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona aveva tentato di utilizzare il personale del reparto di ortopedia in modo da coprire le carenze di personale dell’omologo reparto al Ruggi. È quindi stato un gran risultato ottenuto dal Sindaco quello di evitare la chiusura dell’ ortopedia di Cava, non una cosa da poco. Ciò grazie alla sinergia di azione con il Presidente della Regione, il Rettore dell’Università di Salerno ed il Direttore Viggiani. Riguardo il reparto di Ginecologia ed Ostetricia, ad una pregressa carenza di personale si è aggiunto il peso della suddetta direttiva. È bene ribadire che la soluzione trovata è temporanea e che sono stati lasciati spiragli per eventuali modifiche. Ciò detto è altresì bene ribadire che sarà fondamentale continuare a lavorare insieme al sindaco e alla Regione per garantire la piena funzionalità del Pronto Soccorso e di tutti i reparti necessari a tutelare la vita dei pazienti che ad esso afferiscono ed a garantire il potenziamento di reparti da individuare sempre in sinergia con le suddette rappresentanze istituzionali. Per ottenere troviamo ingiusto optare per scelte non utili, derivanti da intenti demagogici, né tantomeno che possano creare attrito con gli interlocutori suddetti così da inficiare il raggiungimento di risultati utili per la città. Si ritiene necessario continuare la collaborazione con tutta l’Amministrazione che finora ha dimostrato grande senso di responsabilità e impegno nell’interesse di Cava e dei Cavesi».