di Arturo Calabrese
Candidato nel maggioritario per il Senato nel collegio di Salerno, Luigi “Gigi” Casciello è tra i parlamentari salernitani che più di tutti ha rappresentato il territorio negli ultimi anni. «Avremmo fatto volentieri a meno di questa campagna elettorale in questo periodo storico – dice – stiamo vivendo una crisi energetica ed economica che richiedeva solo che il Governo, guidato da Mario Draghi, l’italiano più apprezzato dal mondo, continuasse nel suo lavoro, ma qualcuno ha preferito di far terminare anzitempo quella strada».
Onorevole, la campagna elettorale va verso il suo termine. Come è andata e quali sono le sensazioni?
“Innanzitutto è una campagna elettorale della quale gli italiani avrebbero fatto volentieri a meno in uno dei momenti più difficili per la vita del paese. Una crisi energetica ed economica che richiedeva solo che il Governo, guidato da Mario Draghi, l’italiano più apprezzato dal mondo, continuasse nel suo lavoro”.
Dopo l’addio a Forza Italia l’attende una nuova sfida con Azione. Crede che il Terzo Polo possa essere la vera novità di questa tornata elettorale?
“Abbandonare Forza Italia dopo 28 anni di militanza è stata una scelta dolorosa ma inevitabile e consapevole: non esiste più il Centrodestra fondato da Silvio Berlusconi, ma una coalizione di Destra all’interno della quale Forza Italia, avendo abdicato al ruolo guida, e’ assolutamente marginale. Oggi Forza Italia, così come ho ripetuto più volte negli ultimi due anni, è solo un’appendice della Lega e le motivazioni ideali e programmatiche che ne facevano la guida del Centrodestra non solo sono scomparse ma sono state sopraffatte e sostituite dal populismo leghista. Quando poi anche Berlusconi si è lasciato convincere da Salvini e dal cerchio magico che lo circonda a non sostenere più il governo Draghi non ho potuto fare altro che abbandonare il partito. Ho quindi aderito ad Azione convinto che una terza via fosse possibile, oltre la sinistra demagogica e la destra populista e sovranista. Questo non è il tempo di presunte opzioni ideologiche ma della serietà e della concretezza per affrontare e risolvere i problemi degli italiani. Ecco perché sono convinto che il Terzo Polo possa rappresentare non solo una novità nella politica italiana ma essere anche l’unica casa possibile per i moderati, i liberali, i riformisti”.
Il collegio senatoriale è praticamente immenso: quali sono le emergenze di questi territori?
“Il collegio senatoriale è come dice lei “immenso” solo per quanti sono stati lontani dai territori, anche da parlamentari, non certo per me che ho avuto sempre un contatto continuo con gli elettori e con l’intera provincia di Salerno. È vero, invece, che le esigenze e le problematiche sono diverse nelle varie zone della provincia ma per tutte c’è un comune denominatore: l’esigenza di interventi strutturali per migliorare la viabilità, per creare lavoro incentivando non solo nuove assunzioni nel pubblico, ma anche soprattutto opportunità per le piccole e medie imprese. Ora è chiaro che il turismo ad esempio possa e debba riguardare soprattutto le aree che hanno una specifica vocazione. Ma innanzitutto c’è un’emergenza che riguarda l’intera provincia di Salerno: la sanità, in seguito alla chiusura di alcuni ospedali (Agropoli e Scafati), il ridimensionamento di altri a cominciare dall’ospedale di Cava de’Tirreni”
Il collegio senatoriale è praticamente immenso: quali sono le emergenze di questi territori?
“Il “sistema” De Luca ha fallito ben oltre ogni ipotesi negativa: mi limito a ricordare che la Campania è tra le ultime regioni per l’impiego dei fondi europei, senza l’intervento del ministro del Sud, On. Mara Carfagna e del governo Draghi, non sarebbero state attivate le Zes (zone economiche speciali) strumento fondamentale a sostegno delle imprese e quindi per la creazione di nuovo lavoro, sul fronte della sanità sarebbe logico e opportuno che si investisse sull’esistente migliorando anche la qualità del lavoro e dell’assistenza negli attuali ospedali piuttosto che ipotizzare di sprecare centinaio di milioni di euro per la creazione di un mega ospedale a Salerno. Che dire poi degli sprechi nel periodo della pandemia, con i “container ospedali Covid” fatti arrivare di notte in Campania con tanto di diretta facebook? Ospedali di fatto mai attivati o solo in parte. E la cui unica utilità è stata di favorire mediaticamente Vincenzo De Luca che fino all’esplodere della pandemia, il suo partito non voleva nemmeno riproporlo come candidato alla presidenza della Regione. I trasporti? Domandatelo agli utenti della circumvesuviana, agli studenti dei comuni di ogni provincia della Campania, alle prese quotidianamente con un insufficiente servizio bus. Insomma, un disastro. Ecco perché queste elezioni registreranno un crollo di consenso per il PD con conseguente avviso di sfratto al “sistema” De Luca”.
La questione ambientale su Salerno è molto seria: le Fonderie Pisano sono al centro da anni del dibattito politico. Qual è la situazione e cosa si può fare a livello parlamentare?
“Sono stato tra i primi, ad inizio legislatura, a definire inopportuna e grave la scelta di insediare a Buccino le fonderie Pisano. La naturale vocazione agroalimentare del territorio dell’antica Volcei impone, dopo la già scellerata scelta negli anni Ottanta di insediare in quell’area industriale stabilimenti come la Oto Melara-smaltimento di mezzi bellici, di individuare una soluzione alternativa. Poiché sono una persona seria dico sin d’ora che nello specifico il Parlamento può poco, ma molto può il Governo. Ecco perché mi auguro che il risultato elettorale determini una maggioranza che garantisca la continuità con l’agenda Draghi anche in materia ambientale”
In questi giorni, il ministro Mara Carfagna è stata in provincia per incontrare i territori. Cosa hanno chiesto gli elettori e quali sono state le risposte?
“Il Ministro per il Sud e la coesione territoriale On. Mara Carfagna ha già fatto tanto per il Sud e la provincia di Salerno. E allora val la pena ricordare alcune cose: i fondi per il completamento di Porta Ovest a Salerno, il completamento della terza corsia della Salerno-Avellino, il finanziamento per il collegamento autostradale Sicignano-Agropoli. Grazie poi al 40% dei fondi del PNR riservati al Sud grazie ad una norma voluta dal Ministro Carfagna, è stato già possibile riservare alla provincia di Salerno milioni di euro per le ristrutturazioni degli edifici scolastici, asili nido, assunzioni nuovi assistenti sociali, altri milioni di euro per le aree Zes. Si sta poi affrontando una corsa contro il tempo per completare il contratto istituzionale di sviluppo Grande Salerno, al quale hanno aderito, nonostante l’ostracismo della Regione Campania, 140 dei 158 comuni della provincia di Salerno con quasi 230 progetti. Quindi piuttosto che domandarsi cosa avrebbero chiesto i cittadini al Ministro Carfagna è il caso di dire cosa ha già fatto il Ministro Carfagna per la provincia di Salerno. Ed io mi sono limitato solo ad alcuni esempi di un lavoro intenso che ha prodotto fatti concreti in poco piu’ di un anno e otto mesi”
Appello al voto: perché votare il Terzo Polo?
“Semplicemente perché non promettiamo cose impossibili ma garantiamo la serietà dell’impegno già dimostrato con il governo Draghi. Il terzo polo e’ un cantiere aperto e chi sa riconoscere con libertà e senza opportunismi che rappresenta l’unica proposta politica per il voto moderato e liberale non credo possa avere altre opzioni per il proprio impegno politico. E per come ho svolto il mio lavoro in Parlamento trovo Azione e Calenda totalmente in sintonia per come intendo la politica che mai come ora richiede competenza e serietà. E nella valutazione che faranno gli elettori spero tengano conto del mio impegno in questi quattro anni: 93,3 % di partecipazione al voto in aula, 75 proposte di legge, 19 mozioni,32 interpellanze, 111 interrogazioni, 1025 emendamenti tra cui quelli per cui sarà completata la metanizzazione nel Cilento e i docenti Stem idonei si sono visti riconoscere il diritto a entrare in graduatoria. È con questo lavoro che chiedo il voto per il Senato e per il Terzo Polo”.