Giffoni Sei Casali, manca il medico di base. Protestano i pazienti - Le Cronache
Provincia Giffoni Sei Casali

Giffoni Sei Casali, manca il medico di base. Protestano i pazienti

Giffoni Sei Casali, manca il medico di base. Protestano i pazienti

di Erika Noschese
Trovare una soluzione “rapida” e “definitiva”, con l’assegnazione al territorio di Giffoni Sei Casali di 3 medici di base di ruolo e non provvisori. È la richiesta che il sindaco di Giffoni Sei Casali Francesco Munno ha indirizzato al Prefetto di Salerno, alla Regione Campania e all’Asl di Salerno per chiedere un intervento concreto. «Mi rivolgo a lei per sottoporle la difficile ed incresciosa situazione in cui versa il Comune da me rappresentato in relazione alla mancanza di medici di base a seguito del collocamento in quiescenza di ben tre medici del territorio. Già da tempo l’Amministrazione si è attivata con sollecitudine in primo luogo per dotare i nuovi medici di una sede consona e funzionale, deliberando con atto giuntale 116 del 12 dicembre 2022 la concessione dell’uso gratuito di locali comunali fino al 28 febbraio 2023 nelle more dell’espletamento della procedura ad evidenza pubblica per la locazione degli stessi. Nel contempo, purtroppo, devo sottolineare con rammarico e dispiacere che non si è verificata la stessa sollecitudine dal punto di vista burocratico, ritenuto che allo stato attuale nel mio Comune non c’è neanche un medico di base insediato. Ben tre medici di famiglia designati con incarico provvisorio hanno rassegnato le dimissioni – ha scritto il primo cittadino – Credo sia superfluo sottolineare i disagi, le proteste, i mugugni e soprattutto la rabbia dei quasi 3500 miei concittadini che da un momento all’altro non possono più richiedere prescrizioni per visite o medicinali, per non parlare dei piani terapeutici, vitali per chi è affetto da malattie croniche gravi, e delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali che prevedono indagini strumentali specifiche». Nei giorni scorsi, infatti, file interminabili di pazienti hanno preso d’assalto l’ambulatorio del casale Capitignano con la conseguente attesa di ore per ritirare un semplice certificato. Si aggiunga a questo il fatto che i medici per poter far fronte a tante richieste, sono stati costretti, loro malgrado, ad ignorare le decine e decine di telefonate e le altrettante mail ricevute che sono rimaste inevase, causando proteste veementi come posso ben testimoniare. «Per tutto quanto accade, – sottolinea il primo cittadino Munno – il bersaglio è facilmente individuabile nel Sindaco e nell’Amministrazione, che, mi creda Eccellenza, ha operato con serietà e sollecitudine, empatizzando con i cittadini, pur restando sempre nell’ambito delle proprie competenze e rispettando i limiti del proprio ruolo. Finora, grazie anche alla disponibilità dei ragazzi volontari del Servizio Civile, abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze della popolazione, dando spiegazioni e facendo da filtro per la scelta del nuovo medico, soprattutto per le persone più anziane prive di Spid o poco avvezze a piattaforme, a mail a qualunque mezzo informatico». Il primo cittadino ha spiegato di essersi recato più volte presso gli uffici dell’Asl sia a Giffoni Valle Piana che a Pontecagnano, «ho telefonato quotidianamente alla Direzione Generali di Salerno – dove ho sempre ricevuto il massimo rispetto e la massima disponibilità – con la ferma intenzione di definire la situazione anche con una certa durezza e decisione – ha poi aggiunto Munno – Confrontandomi però con i Funzionari e gli addetti, mi sono reso conto che ogni sforzo possibile è stato fatto anche da loro e che tutto si ferma e si blocca per la famigerata burocrazia, male di questo Paese, meccanismo gigante, freddo ed asfissiante che non vede la vita e i suoi reali problemi, ma che invece contribuisce a renderli ancora più gravi ed irrisolvibili che non è vicina alla gente, ma anzi la spaventa e la mortifica. All’anziano che deve fare la Tac, o al cardiopatico che deve effettuare l’Ecg, al diabetico che ha il piano terapeutico scaduto, o anche per la semplice terapia quotidiana, cosa può interessare l’”iter burocratico”? A loro interessa avere la prescrizione medica e stare tranquilli e sentire gli Enti e le Istituzioni vicini». Da qui la richiesta al prefetto di intervenire per una soluzione concreta e – ha aggiunto – «al Presidente della Regione Campania, che legge per conoscenza, che tuona continuamente contro la burocrazia, chiedo in questa occasione di far sentire la propria voce e di dare un segnale forte e concreto perché la vita e la salute delle persone non restino in balìa di non si sa quali misteriosi aspetti formali. Non è la forma, è la sostanza che conta, e la sostanza per me, in questo momento, è il benessere fisico e la serenità dei miei concittadini. Fiducioso in un riscontro favorevole, Le porgo distinti e cordiali saluti».