di Erika Noschese
È di Salerno uno dei massimi conoscitori del mondo della birra, tecnico birraio. In procinto di diventare beer amassador a tutti gli effetti, Gianluca Cammarano sta provando a realizzare il suo sogno, creare un nuovo brand che possa sancire il suo ingresso definitivo nel mondo dei mastro birrai. Una passione che coltiva fin da ragazzo quando, a scuola, ha iniziato il percorso di perito chimico che gli ha permesso di lavorare con i prodotti per uso alimentare e il relativo studio di analisi. “La creazione della birra e la sua degustazione è un’arte che mi accompagna fin da ragazzo, cinque anni fa ho deciso di trasformare questa passione nel mio lavoro futuro, con corsi sia come tecnico degustatore birraio per lavorare vicino ai macchinari per la produzione sia per sommelier di primo, secondo e terzo livello e sto concludendo quello di beer amassador con Sommelier Italia – ha raccontato il salernitano – Vorrei poter concretizzare la mia immagine come sommelier ma soprattutto futuro mastro birraio e sono in procinto di avviare un percorso lavorativo finalizzato alla creazione di un brand. Abbiamo messo in piedi vari eventi in collaborazione con altri birrifici, in particolare quello di Avellino, Art Brewery club di Vincenzo Fenia con cui faremo due eventi al mese, fino a dicembre, portando non solo il classico modo di bere la birra ma puntando molto sull’innovazione attraverso la creazione di cocktail, accostamenti particolari”. Non una novità nel capoluogo di provincia dove l’arte della birra esiste ma un tentativo di farsi spazio in un mondo vasto, sempre più ricercato e che potrebbe offrire importanti sbocchi lavorativi: “L’arte della birra a Salerno c’è, ci sono mastri birrai e birrifici che si sono sviluppati nel salernitano, cerco di stare al passo. Sto collaborando con un birrificio di Avellino, stiamo provando a tramandare l’arte del buon bere e cerchiamo di farlo nel migliore dei modi”, ha raccontato ancora Cammarano, evidenziando però anche le difficoltà che oggi si vivono, a causa prima della pandemia e poi del conflitto mondiale che hanno portato ad un netto aumento delle materie prime, tanto che oggi si parla di caro vita e caro bolletta. “Nell’arco dell’ultimo periodo le vicissitudini mondiali stanno portando molti rincari sia per quanto riguarda le materie prima sia il cercare di creare nuovi prodotti ma, secondo alcuni studi fatti da centri di ricerca accreditati, la birra è diventata il nuovo caffè, nel senso che è stata una delle bibite più bevute durante la pandemia e questo ha creato questa nuova forma di aggregazione. Ciò non toglie che oggi la produzione sta raggiungendo livelli elevati”, ha aggiunto.
E alla domanda su quali siano le tecniche migliori non ha dubbi: l’amore e la passione per questo lavoro, unici “ingredienti” che possono davvero fare la differenza. L’obiettivo ora resta lo stesso: aprire un proprio birrificio e trasformare a tutti gli effetti una passione in lavoro ma, ha spiegato ancora Gianluca Cammarano, “oggi è difficile, lo Stato aiuta fino ad un certo punto ma con la giusta squadra e gli esperti diventa fattibile”.