di Monica De Santis
“No all’aumento della retta per la mensa scolastica”. E’ questa in sintesi la richiesta che presenteranno, al termine di una raccolta firme, all’amministrazione comunale, i genitori di sei istituti comprensivi di Salerno, ovvero “Matteo Mari”, “Medaglie d’Oro”, “Montalcini”, “Buonocore”, “Tasso-Rodari” e “Ogliara”. Una petizione popolare, partita ieri mattina, in concomitanza con l’apertura dell’anno scolastico, contro l’aumento della tariffa dei servizi della mensa scolastica gestita dal Comune di Salerno promossa dai genitori di alcuni plessi scolastici della città. “Molte sono le famiglie che, in procinto dell’iscrizione alla refezione scolastica per il nuovo anno, hanno notato un aumento smisurato per il costo del pranzo per il proprio figlio che, in alcuni casi, registra ben oltre il 35% in più rispetto allo scorso anno scolastico con rincari che vanno fino a 256€ per una famiglia con due figli iscritti al servizio mensa”. Hanno scritto in una nota nella quale hanno spiegato il perchè di questa petizione… “La giunta guidata da Vincenzo Napoli ha scelto di ripianare la propria esposizione debitoria aderendo al “Decreto Salva Comuni” che prevede, oltre ad alcuni aiuti da parte dello Stato centrale, anche però l’allineamento dei tassi di copertura delle spese per i servizi offerti ai cittadini (quelli a domanda individuale, ndr) come il servizio di trasporto scolastico, la refezione. Nonché l’aumento dell’addizionale comunale sui redditi (Irpef locale) e l’aumento sulla Tari”, proseguono ancora i genitori che si sono chiesti il perchè di una decione del genere vista anche la situazione particolare che attualmente si sta vivendo in tutt’Italia “In una situazione complessiva inflazionistica, tenuto conto soprattutto dell’aumento delle spese energetiche (luce e gas) a carico delle famiglie, l’impennata alle tariffe della refezione e del servizio di trasporto scolastico decisa dal Comune risulta smisurata ed esagerata”. Per questi motivi alcuni membri dei Consigli degli Istituti comprensivi della città di Salerno, ritenendo impossibile far fronte a tali aumenti da parte di molte famiglie, hanno deciso di dare vita a questa petizione ad iniziativa popolare per chiedere all’Amministrazione comunale di ripristinare le precedenti tariffe per la refezione scolastica. In alternativa, i genitori, che si sono cistituiti in un comitato spontaneo chiedono di modificare il regolamento comunale della refezione scolastica riconoscendo e autorizzando la possibilità alle famiglie con figli iscritti al tempo pieno di consumare all’interno dell’area mensa del plesso scolastico il “pasto domestico”, ovvero il pranzo portato da casa. Con la raccolta firma si chiede anche il mantenimento della tariffazione precedente della refezione scolastica, e nella considerazione di somministrare un pasto con i requisiti previsti dalle normative, la possibilità di rivalutazione del “food cost”; inoltre i genitori dei sei istituti scolastici chiedono la riduzione del 50% del costo della refezione scolastica dal secondo figlio e successivi a prescindere dalla fascia ISEE di riferimento per il nucleo familiare.