Galiziano, passa il “sì”: il comitato dichiara guerra - Le Cronache
Primo piano Salerno Attualità

Galiziano, passa il “sì”: il comitato dichiara guerra

Galiziano, passa il “sì”: il comitato dichiara guerra

Erika Noschese

Una delibera modificata ad un’ora dal consiglio comunale ha portato un po’ di agitazione tra i consiglieri comunali. Ciò non ha però compromesso l’approvazione dei provvedimenti per la realizzazione del centro parrocchiale di San Felice e Santa Maria della Chiesa, all’interno del Parco del Galiziano che ha ottenuto 24 voti favorevoli, uno contrario – di Gianpaolo Lambiase – ed un astenuto, Dante Santoro. A scatenare, inizialmente, la polemica il consigliere Antonio Cammarota circa la delibera che vede, come parte integrante l’incontro con i cittadini tenutosi giorni fa presso l’azienda del gas. A ribadire la sua ferma opposizione al progetto della chiesa del Galiziano il consigliere Gianpolo Lambiase che ha nuovamente palesato gli evidenti problemi che mettono in discussione la delibera, ragion per cui – a suo dire – andrebbe ritirata e adeguata. Tra le varie problematiche, la mancanza dell’istruttoria tecnica. La proprietà, sarebbe stata ceduta in funzione del progetto approvato nel 2006 ma, ad oggi, non risulta chiaro il costo totale per la realizzazione dell’opera poiché le istituzioni ecclesiastiche dovrebbero garantire la copertura del resto dell’opera attraverso le donazioni dei fedeli, la parrocchia o la Cei. «E’ legittimo approvare un progetto così senza conoscere il costo dell’opera? E’ rispettata la distanza dal confine? Non c’è traccia alcuna di parcheggi e ciò è in contrasto con le norme urbanistiche», ha dichiarato Lambiase, motivando anche la sua votazione contraria all’approvazione dei provvedimenti e sostenendo, tra le altre cose, che non vi è alcuna via d’accesso per i disabili. E su quest’ultimo punto si è ricollegata Paky Memoli che ha chiesto all’amministrazione comunale e al sindaco Napoli di provvedere ad una rampa d’accesso per le persone diversamente abili. Favorevole ai provvedimenti, invece, il consigliere Roberto Celano che ha definito l’ultimo incontro tra residenti e Comune come un «esempio di democrazia» e sottolineando che, attualmente, sono poche le persone che si schierano contro il progetto del complesso parrocchiale. «Se avessimo fatto più incontri pubblici, ad oggi avremmo più verde e chiese e meno mostri edilizi», ha dichiarato Celano, scagliandosi contro quelli che lui definisce ambientalisti ideologici. Favorevole al progetto, l’avvocato Leonardo Gallo che avanza l’ipotesi di una convenzione tra Comune e la chiesa affinché ci sia una pacifica convivenza tra l’ente e il luogo di culto religioso. Tra le altre richieste, quella di una clausula sociale che prevede l’utilizzo degli spazi del complesso parrocchiale da adibire come dormitorio per i senzatetto. Dunque, per Gallo la soluzione sarebbe quella di trovare una destinazione sociale per il complesso. L’assessore Di Maio che sembra essere disposto ad invitare la chiesa ad apportare le dovute modifiche alla delibera, finalizzate al miglioramento del progetto che miri anche ad ampliare il verde pubblico. Soddisfatto per l’esito dell’incontro con i cittadini anche il sindaco Napoli che ha ringraziato la maggioranza per il lavoro svolto fino ad ora. Intanto, il comitato Save Galiziano continua la raccolta firme iniziata nel week end scorso, raccogliendo circa 675 consensi. Il consiglio comunale ha provveduto all’elezione del vice presidente del Consiglio Comunale, nominando Ciro Russomando per alzata di mano dopo che l’assiste comunale aveva votato, in maniera segreta, nuovamente il consigliere leghista Giuseppe Zitarosa, recentemente dimessosi dall’incarico. «Mentirei se dicessi che non sono onorato per la carica affidatami stamattina e sarà un motivo in più per impegnarmi nella crescita di questa città e renderla più vivibile», ha dichiarato Russomando.