CAVA DE’ TIRRENI. Tra mozione di sfiducia e terremoto giudiziario, la giuntadi Marco Galdi è fortemente sotto attacco in questi giorni. Il primo cittadino metelliano replica alle accuse dei consiglieri d’opposizione e si dice perfettamente sereno riguardo alle indagini della Dda.
Sindaco, come commenta la notizia delle indagini e delle perquisizioni che hanno coinvolto, tra l’altro, un esponente del suo consiglio comunale, Germano Baldi?
«Prima di tutto devo dire che le notizie apparse non riguardano minimamente l’amministrazione. Si tratta di iniziative che riguardano aspetti professionali di un consigliere comunale, da quello che ho letto, e un imprenditore di Cava de’ Tirreni. Conoscendo entrambi confido nel fatto che queste situazioni potranno ridimensionarsi quanto prima perché considero che siano persone molto perbene. Per il resto, c’è una vicenda di ordinaria amministrazione politica: l’opposizione con i suoi tredici componenti presenta una mozione di sfiducia con argomentazioni che francamente avremo modo di smontare pezzo per pezzo perché le consideriamo assolutamente infondate e in alcuni casi addirittura falsate. Sono molto tranquillo perché la mia maggioranza è solida: i capigruppo stanno preparando un atto di sostegno all’amministrazione dal quale emergerà chiaramente che l’amministrazione ha già oggi, senza attendere la discussione in consiglio comunale, i numeri per andare avanti a lungo. Mi dispiace per la minoranza che cerca di buttare discredito sull’azione dell’amministrazione e sulla nostra stabilità, ma ancora una volta sarà un boomerang che gli si rivolgerà contro».
Una delle principali obiezioni che vengono rivolte all’attività della sua amministrazione è la situazione di abbandono delle attività produttive. Come replica a quest’affermazione?
«Francamente vorrei che s’intervistassero gli imprenditori come quelli dell’associazione Cava Sviluppo che ne riunisce oltre settanta con i quali stiamo facendo un’attività di grande collaborazione. Ora da ultimo, abbiamo presentato un progetto molto interessante che coivolge anche le idee dei giovani. Abbiamo ottenuto noi, e non certo la precedente amministrazione, la riperimetrazione della zona asi, un dato politico storico per la città, una città che guarda sempre di più al terziario e meno all’industria. Stiamo ragionando per allargare le potenzialità dell’area residua della zona Asi, vale a dire via arte e mestieri e via guadio maiori, attraverso ipotesi di frazionamento verticale e orizzontale dei capannoini, la riduzione del lotto minimo, e l’introduzione di attività anche di tipo artigianale. Sono tutte opportunità che danno risposte concrete alle esigenze dei nostri imprenditori e di tanti giovani che aspirano ad un lavoro. Quindi le accuse astratte sono una cosa, la realtà dei fatti è un lavoro continuo che sta iniziando a dare risposte concrete ai bisogni degli imprenditori e della gente».